Einstein

domenica 24 Ottobre 2021

Einstein diceva che l’impressione più forte della sua vita, gliel’ha data Raskol’nikov, e la seconda la scoperta della relatività.

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 302]

Se

domenica 9 Febbraio 2020

Se, per una ragione qualsiasi, vi dovesse succedere di ricominciare a vivere, non abbiate paura degli insuccessi.

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 308]

Cos’è un delitto

martedì 14 Gennaio 2020

Perché Dostoevskij non ha utilizzato il romanzo poliziesco, non ha chiesto chi ha ucciso, chi ha commesso il delitto, ma ha chiesto che cos’è un delitto?
Quando Raskol’nikov è arrivato ai lavori forzati, i forzati gli hanno detto «Non è una cosa da signori, andare in giro con un’ascia».
L’ascia era l’unica arma dei contadini.

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 301]

Ciascuno

sabato 28 Settembre 2019

Il mio migliore amico, allievo di Pavlov, il dottor Kul’bin, quando l’ho incontrato la prima volta mi ha detto: «Ciascuno di noi sarebbe in grado di camminare su un cavo sospeso, grazie al modo in cui sono fatti i labirinti auricolari, ma non sa di esserne capace».

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 282]

Tre mesi di anticipo

venerdì 2 Agosto 2019

Noi, ai nostri tempi, e forse anche voi, eravamo più stupefacenti, che contenti.
Evgenij Dmitrievič Polivanov, da giovane, dopo aver letto «I fratelli Karamazov», ha fatto una scommessa con i suoi compagni di liceo che avrebbe tenuto la mano sul binario intanto che passava il treno e non l’avrebbe ritratta. E la locomotiva gli ha tranciato la mano sinistra.
Questo l’ha fatto rinsavire, ha cominciato a studiare. Prima ha studiato il coreano, poi il cinese, poi le lingue delle filippine, conosceva tutti i dialetti turchi e scriveva, con la mano che gli era rimasta, nei questionari, che «era un analfabeta totale nella lingua dei botocudi». I botocudi sono un popolo dell’America dei sud i cui rappresentanti si forano, con una cannuccia, il labbro inferiore. «Se fosse necessario conoscere il botocudo – scriveva poi nel questionario – prego avvisarmi con tre mesi di anticipo».

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 285]

Raskol’nikov e la relatività

domenica 16 Giugno 2019

Einstein diceva che l’impressione più forte della sua vita, gliel’ha data Raskol’nikov, e la seconda la scoperta della relatività.

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 302]

Un’arma

venerdì 18 Maggio 2018

Quando Raskol’nikov arriva ai lavori forzati, i condannati gli dicono: «Non è una cosa da signori, andare in giro con una scure».
La scure era l’unica arma dei contadini.

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 301]

La fuga di Tolstoj

domenica 6 Maggio 2018

Ho pianto molto quando ho descritto l’ultima parte della fuga di Tolstoj, perché era così celebre che non aveva nessun posto in cui fuggire.
Non era stato capace rifare il mondo e non era stato capace di trovare un posto tranquillo dove essere buono, solo buono.

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, p. 293]

Gli esperti

lunedì 2 Aprile 2018

Tolstoj non descrive la battaglia di Borodino dal punto di vista di un comandante militare, ma dal punto di vista di Pierre Bezuchov, che non capisce proprio niente, di affari militari; il consiglio di guerra Tolstoj lo descrive attraverso gli occhi di una ragazzina che guarda tutti questi generali dall’alto, dalla stufa, come se fossero dei contadini che litigano tra di loro, e che simpatizza per Kutuzov.
È come se Tolstoj non credesse agli esperti.

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’OPOJAZ, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, pp. 288]

Il senso

domenica 14 Gennaio 2018

Čechov diceva: «Sono stanco, ho scritto molto, e già mi dimentico di mettere i miei racconti gambe all’aria, come Levitan mette gambe all’aria i suoi disegni per togliere loro il senso e vedere solo le relazioni tra le macchie di colore».

[Viktor ŠKlovskij, Racconto sull’Opojaz, in Formal’nyj metod. Antologija russkogo modernizma, Kabinetnyj učenyj, Moskva-Ekaterinburg 2016, pp. 288]