Dopo

mercoledì 17 Gennaio 2018

Io, lo so che è una cosa stupida, ma a me piace il fatto che, dal prossimo autunno, uno possa andare in libreria chiedere «Mi dà qualcosa?».

Due cose piccole dalla redazione

martedì 16 Gennaio 2018

Noi non siamo lunatici, siamo rompicoglioni.

[Due cose piccole dal numero 3 di Qualcosa (in preparazione)]

Qualcosa

sabato 13 Gennaio 2018

[Proposta di Stefano Maria Girardi per la copertina del numero 3 di Qualcosa]

Nuovi argomenti

giovedì 11 Gennaio 2018

Ieri, quando ho visto su twitter che, tra i trend topic, c’era #aboliamoqualcosa, per un attimo ho pensato che ce l’avessero con la rivista che stiamo provando a fare a Bologna (clic) e il cui numero tre, se tutto va bene, dovrebbe uscire quest’autunno. E mi sono chiesto come mai ce l’avevano con Qualcosa. Con la rivista che avevamo provato a far prima (Niente), non se l’erano presa, non c’era stato nessuno che aveva proposto di abolire Niente, Come mai, mi sono chiesto, si accaniscono su Qualcosa? Ma abolite Nuovi argomenti, ho pensato, che sono decenni che la fanno, noi dobbiamo ancora cominciare, cosa volete abolire? Ecco. Dopo ho capito.

Astro del ciel

lunedì 25 Dicembre 2017

C’era una che alle elementari cantava “astro del ciel pargol divin mite agnello re dentone”.

[Alessandro per Qualcosa]

Filibustieri e delle altre parole

martedì 12 Dicembre 2017

Io, per molto tempo, ho pensato che un oligofrenico fosse uno che aveva pochi freni. Domenico Arenella, da piccolo, pensava che turbolento fosse il superlativo di lentissimo e che filibustieri fossero gli autisti dei filobus. Carla Porretta, quand’era piccola, pensava che famosi fossero quelli che avevano molta fame, e Graziano Santoro pensava che famelico fosse il superlativo di famoso (es: il famelico John Wayne).
Per Qualcosa, organo semiufficiale dei sapodisti, il cui numero 3 uscirà, probabilmente, l’autunno prossimo, vorremmo fare una lista di queste parole che si usano in un modo diverso rispetto al loro significato corretto, se ne avete, potete scrivere a: opaolo.onori[@]gmail.com (senza le parentesi quadre). Grazie

11 dicembre – Bologna

lunedì 11 Dicembre 2017

Lunedì 11 dicembre,
alle 19,
a Bologna,
all’atelier Sì,
in via San Vitale, 69,
chi vuole aiutare a fare una rivista
che si chiama Qualcosa
può venire che proviamo a lavorare,
per un’ora circa,
a una rivista che si chiama Qualcosa
e che è l’organo semiufficiale dei Sapodisti

Domani sera

domenica 10 Dicembre 2017

E domani sera, l’11 dicembre, alle 19, a Bologna, all’atelier Sì, in via San Vitale, chi vuole aiutare a fare una rivista che si chiama Qualcosa può venire che proviamo a lavorare, per un’ora circa, a una rivista che si chiama Qualcosa e che è l’organo semiufficiale dei Sapodisti.

Qualcosa

venerdì 3 Novembre 2017

Io sono uno che ritarda moltissimo, quando deve fare una cosa, e poi, d’un tratto, non si capisce perché, si mette a farla e la fa e si chiede come mai non l’ha fatta prima che era così semplice, farla.
Ecco, c’è una rivista, che si chiama Qualcosa, che forse è venuto il momento di mettersi a farla e, per chi vuole venire, tra quelli che hanno partecipato alle riunioni precedenti, e anche tra quelli che non hanno partecipato, adesso forse è il momento di cominciare, e cominciamo lunedì 13 alla caffetteria del Atelier Sì, in via Sanvitale, a Bologna, alle 19, se non mi sbaglio (dura un’ora e un quarto, più o meno).

Siamo tutti sapodisti

mercoledì 4 Ottobre 2017

n racconto o un romanzo o una poesia sapodista o un qualsiasi testo sapodista, mi spingo a dire, una qualsiasi opera sapodista, devono lasciar intendere che uno poteva fare di meglio ma non è colpa sua, ha una bellissima idea, si tratta solo di metterla giù per bene con tutte le virgole al posto giusto e le descrizioni e i personaggi e lo svolgimento e poi il finale e è fatta, praticamente il grosso c’è; la letteratura (mi spingo a dire, l’arte) sapodista si deve intuire che ha delle grandi potenzialità, che però delle volte uno le deve costringere in tempi contronatura, come per esempio scrivere un romanzo dieci minuti al giorno dalle otto meno cinque alle otto e cinque tutte le mattine in ufficio prima di cominciare a lavorare: come vuoi che venga un romanzo così, viene per forza un romanzo sapodista
il più delle volte, poi, un’opera sapodista deve essere incompiuta, lasciata lì in sospeso, e il suo stile, la sua forma devono assolut

ciao devo andare a portare fuori il cane

[Diego Finelli per Qualcosa]