domenica 8 Maggio 2022
«Nel caso dell’Achmatova, il carattere eccezionale dell’ ”io” era ribadito dalla sua bellezza eccezionale, una bellezza davvero stupefacente. Altra un metro e ottanta, capelli scuri, carnagione chiara, occhi di un pallido grigio-verde che ricordava gli occhi dei leopardi delle nevi, sottile e incredibilmente flessuosa, l’Achmatova fu ritratta per mezzo secolo da disegnatori e pittori, nel bronzo, nel marmo e in fotografia: tutta una moltitudine di artisti, a cominciare da Amedeo Modigliani. E con le poesie a lei dedicate si potrebbero riempire più volumi di quanti ne occorrano per tutta la sua opera».
[Iosif Brodskij, La musa in lutto, in Il canto del pendolo, trad. Gilberto Forti, Milano, Adelphi 1987, p. 23, immagine: Nina Kogan, Ritratto di Anna Achmatova, carta, matita, 1929]
sabato 19 Marzo 2022
Da quando è successa questa cosa, dal 24 febbraio, non faccio altro che leggere russi e sentire discorsi in russo. E oggi ho ritrovato una cosa che ha detto Venedikt Erofeev: che «Sia come sia, un russo alfabetizzato – lo so con certezza – avrebbe più freddo, si sentirebbe più solo, al mondo, se la poesia di Iosif Brodskij, per un qualsiasi motivo, non esistesse».
[Venedikt Erofeev, in Natal’ja Šmel’kova, Vo čreve mačechi, cit., p. 21]
sabato 20 Novembre 2021
Un uomo libero, quando è sconfitto, non dà la colpa a nessuno.
Iosif Brodskij
(Cimitero San Michele,Venezia)
venerdì 2 Aprile 2021
All’interno di quei piccoli zeri sui quali i paladini del bene comune e i signori delle masse fanno conto per le loro operazioni, l’arte introduce delle varianti, punto, punto, virgola, meno, trasformando ogni piccolo zero in un piccolo volto, non sempre grazioso, magari, ma umano.
[Iosif Brodskij, Dall’esilio, trad. di Gilberto Forti, Milano, Adelphi 1988, p. 43]
sabato 13 Febbraio 2021
E che bel lavoro il lavoro di Brodskij quando gli han chiesto «Su cosa sta lavorando?», e lui ha risposto «Su me stesso».
venerdì 12 Febbraio 2021
«Il modo migliore per ascoltare la messa» diceva Wystan Auden «è non conoscere la lingua».
[Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, trad. di Gilberto Forti, Milano, Adelphi 1991, p. 78]
mercoledì 10 Febbraio 2021
La speranza, diceva Francesco Bacone, è una buona colazione ma una pessima cena.
[Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, trad. di Gilberto Forti, Milano, Adelphi 1991, p. 29]
giovedì 4 Giugno 2020
Uno, che si chiamava Isoif Brodskij, quando gli avevano chiesto a cosa stesse lavorando, aveva risposto “Su me stesso”.
[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione, nella foto Brodskij con il gatto Missisippi]
lunedì 25 Maggio 2020
Per scrivere ci vogliono due cose, una macchina da scrivere, e una sedia. Esistono solo le cose che si fanno tutti i giorni. Un uomo libero, quando è sconfitto, non dà la colpa a nessuno. Questo è tutto quello che bisogna sapere per scrivere un romanzo bellissimo.
lunedì 25 Maggio 2020
C’era uno che era stato capace di dire che se vogliamo avere una parte più importante, la parte dell’uomo libero, dobbiamo essere capaci di accettare, o almeno imitare, il modo in cui un uomo libero è sconfitto. E un uomo libero, quando è sconfitto, non dà la colpa a nessuno.
[Iosif Brodskij, dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]