sabato 26 Agosto 2017
Tito Livio, se non erro, riporta un’antica leggenda:
Gli dèi contrattano con Numa Pompilio sul carattere del sacrificio da loro gradito. Gli dèi vogliono sacrifici umani. Numa Pompilio finge di non capirli.
– Vogliamo qualcosa di umano, – continuano gli dèi.
Numa presenta loro un ciuffo di capelli.
– Qualcosa di vivo, – continuano gli dèi.
Numa aggiunge due pesci vivi.
– Vogliamo qualcosa di tondo, vogliamo una testa, – dicono gli dèi.
Numa offre una cipolla.
Così gli dèi ottengono un assortimento di cose del tutto inutili.
Press’a poco allo stesso modo si svolgono oggi le conversazioni tra gli sceneggiatori e il CEP, il Centro Educazione Politica.
Il CEP vuole soggetti umani, sostenuti da materiale vivo, che esprima i rapporti esistenti tra le classi.
Gli sceneggiatori offrono pesce, cipolle e didascalie.
Le trattative sono lunghe e penose.
[Viktor ŠKlovskij, Il punteggio di Amburgo, traduzione di Maria Olsoufieva, Bari, De Donato 1969, p. 30]
venerdì 25 Agosto 2017
Su un interregionsle affollato che sta andando a Parma, a una signora coi capelli rossi che somiglia al ministro della pubblica vagamente al ministro della pubblica istruzione Fedeli e che sta leggendo Zazie dans le metro, di Raymond Queneau, suona il telefono, e la sua suoneria è Non sono una signora di Loredana Bertè e io non so dove guardare perché se incrociassi gli occhi di qualcuno, meglio che non li incroci.
venerdì 25 Agosto 2017
Al parco del Ghisello c’era un bambino con un finto decespugliatore. Tirava la finta corda dell’accensione per accenderlo, ti guardava se lo guardavi, se lo guardavi cominciava a far finta di tagliare l’erba, non avevo mai visto, un gioco del genere.
giovedì 24 Agosto 2017
Ieri, a tornare da Firenze, altre due magliette dell’Hard rock cafè. E stamattina mi fanno notare che avevo copiato male il titolo del Vernacoliere, c’era un errore di battitura, il titolo giusto è questo: «Novità. Sagre e fiere. Grande festa dei becchi. Presenta: Matteo Sarvini».
giovedì 24 Agosto 2017
Oggi, al FSM Shopping center, che è un posto che è una specie di centro commerciale sotto la stazione di Firenze, ho sentito una musica, e della gente che cantava, e batteva le mani, mi sono avvicinato, ho voltato l’angolo, seduti per terra c’erano cinque o sei boy scout grandi, tutti cantavano, uno aveva la chitarra, uno batteva le mani. Seduti per terra vicino alla scala mobile, sembravano davvero quello che ha detto una volta l’attore americano Jack Benny, Un gruppo di bambini, vestiti da cretini, guidati da un cretino, vestito da bambino, solo che lì di bambini non ce n’era, c’erano solo le guide, era, probabilmente, un consiglio di amministrazione dei boy scout, credo.
mercoledì 23 Agosto 2017
Stamattina, nel venire in stazione in bicicletta, ho visto tre magliette Hard Rock Cafè, tutta gente tornata dalle ferie e dopo, in stazione, ho visto un titolo del Vernacoliere: «Novità. Sagre e fiere. Grande festa dei vecchi. Presenta: Matteo Sarvini», che era così stupido che mi ha fatto ridere, stamattina.
martedì 22 Agosto 2017
Secondo la versione web del Dizionario Oxford (Oxford Dictionary Online) la parola inglese “twerk” significa: “ballare una musica famosa in un modo sessualmente provocante che coinvolge i movimenti di spinta dell’anca in una posizione accovacciata.”
martedì 22 Agosto 2017
Io tutti i giorni, quando devo scrivere queste cose qui che sto scrivendo anche adesso che si chiamano post, ho scoperto qualche anno fa, devo vincere una certa resistenza. Ecco.
Per scrivere un romanzo, la resistenza aumenta in progressione geometrica, se si dice così.
Scrivere un romanzo, come dice Viktor Šklovskij, è che è una cosa che sembra sempre al di sopra delle proprie forze e, per riuscire a farla, uno deve immaginare che ci riuscirà, se no arrivederci.
La cosa più difficile, è immaginare che ci riuscirai, mi sembra.
Ci vuole una forza, a fare quello scatto lì di immaginazione, che dopo, il resto, di forza non ce ne vuole quasi più.
sabato 19 Agosto 2017
Ieri ho comprato un giornale, il Resto del Carlino, e a pagina 16 ho trovato questa notizia: «Razzia in canonica a Calderino. Rubati 5mila euro e l’auto del parroco. I ladri hanno portato via anche le offerte dei fedeli». C’era anche una foto, del parroco, con delle braghe nere e le maglietta della salute, serio, in faccia, che apriva la porta guardando in macchina e la didascalia diceva: «Don Marino mostra la porta da cui sono entrati i ladri per razziare la canonica della chiesa di Calderino. Nella foto accanto: il tempio, isolato, e dunque un facile obiettivo per malintenzinati».
venerdì 18 Agosto 2017
Sono andato in Salaborsa, la biblioteca, i frequentatori sembrava che fossero quasi tutti lì per il fresco, stravaccati sulle poltrone senza neanche un libro in mano, poi sono uscito, son tornato a casa in bici, la città vuota del ferragosto a me piace molto, anche dopo che ferragosto è passato, ha qualcosa di così insensato che mi sembra che vada bene, l’unico difetto, a Bologna, la puzza dei cassonetti, molto meglio a Casalecchio di Reno, dove facciamo la raccolta differenziata spinta, la spazzatura puzza direttamente in casa, vuoi mettere, la soddisfazione di una città pulita?