Le persone
Uno non sopportava le persone che riuscivano a parlare per più di sette minuti di fila.
[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]
Uno non sopportava le persone che riuscivano a parlare per più di sette minuti di fila.
[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]
Nei diari di Daniil Charms a un certo punto si legge: «Ho mangiato oggi una mousse inglese alla vaniglia e ne sono rimasto contento». È una cosa che, da quando l’ho letta per la prima volta, trenta anni fa, non me la sono mai dimenticata. Non so quale sia il tratto memorabile di quella mousse inglese alla vaniglia, ma ci deve essere, credo.
Uno diceva che bisognava scrivere versi tali che, a gettare una poesia contro la finestra, si doveva rompere il vetro.
[Daniil Charms, dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]
I russi sono matti 2 (un volto sveglio, sviluppato, intelligente e bellissimo, Daniil Charms): clic
Ho messo su un video anch’io:
non so perché, parte da metà, secondo me conviene vederlo dall’inizio
Uno, che si chiamava Daniil Charms, quando gli facevano osservare che in quello che aveva scritto c’era un errore, rispondeva che quel che scriveva faceva sempre questa impressione.
[Daniil Charms, dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]
Uno scriveva tutto il giorno per ottenere quel che doveva e non lo otteneva, e scriveva uguale. Ecco cosa significa – scriveva – essere disinteressati.
[Daniil Charms dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]
– Non ti consiglio di mangiare molto pepe. Conoscevo un greco, abbiamo navigato sulla stessa nave, mangiava tanto di quel pepe e tanta di quella mostarda, li versava nel piatto senza guardare.
Poi, poveretto, stava seduto sul letto tutta la notte con una scarpa in mano.
– Perché? – ho chiesto.
– Perché aveva paura dei topi, e sulla nave di topi ce n’eran moltissimi. Che lui, poverino, alla fine è morto di insonnia.
[Daniil Charms, Disastri]
A me interessano solo le «scemenze»; solo quello che non ha nessun senso pratico. Mi interessa la vita solo nelle sue manifestazioni assurde.
Eroismo, pathos, audacia, moralità, pulizia, etica, commozione e fervore sono parole e sentimenti che non posso sopportare.
Ma capisco perfettamente e apprezzo: entusiasmo e ammirazione, ispirazione e disperazione, passione e riservatezza, dissolutezza e castità, tristezza e dolore, felicità e riso.
Andiamo a Mosca dal 29 giugno al 5 luglio e a Pietroburgo dal 7 al 13 luglio 2020.
Link al programma ➡ clic [Fotografia di Federica Ganassi]
Io comunque sono una figura stupefacente, anche se non mi piace molto parlarne.
[Il mio amico Timofej Kostin mi avvisa, da Pietroburgo, che, a 78 anni dalla morte, hanno trovato il posto dove è sepolto Daniil Charms, il cimitero Piskarëvskij qui, fosse comuni 9 e 23, sempre viva Daniil Charms]