Poveri

lunedì 11 Luglio 2022

Bisogna essere imperturbabili, vale a dire esser capaci di tacere e non cambiare l’espressione fissa del viso.
E quando la persona che parla con te dice delle cose assurde, sii gentile con lui e dàgli ragione.

Daniil Charms

[Hanno cancellato il murale con l’immagine di Charms nella casa dove ha abitato. Povera gente]

Fine anno

venerdì 31 Dicembre 2021

Clic

Era difficile

giovedì 15 Luglio 2021

Danja era strano. Era difficile, probabilmente, essere più strani di lui.

[L’opinione della moglie di Charms su Charms, in Vladimir Glocer, Marina Malič. Mio marito Daniil Charms, traduzione di Lucia Cervellino, dalla sua tesi di laurea]

Uguale

martedì 2 Marzo 2021

Uno scriveva tutto il giorno per ottenere quel che doveva e non lo otteneva, e scriveva uguale. Ecco cosa significa – scriveva – essere disinteressati.

[Daniil Charms dal Repertorio dei matti della letteratura russa. Ne parliamo tra un’ora con Emilio Pappagallo su Radio Rock]

Soltanto

mercoledì 13 Gennaio 2021

Io rispetto soltanto le giovani donne sane e formose. Gli altri rappresentanti dell’umanità li guardo con diffidenza.

[Martedì 19 gennaio, alle 19, sul mio profilo Instagram, parlo di Daniil Charms]

Una raccomandazione

mercoledì 23 Dicembre 2020

Manca ancora qualche giorno, ma anche quest’anno voglio augurarmi che il presidente della repubblica inserisca nel discorso di fine anno la celebre raccomandazione di Daniil Charms: «Quando compri un uccello, guarda se ci sono i denti o se non ci sono. Se ci sono i denti, non è un uccello».

Dei titoli

domenica 20 Dicembre 2020

Non so se avete mai pensato a qual è il libro che ha il titolo più bello, tra tutti i libri che avete letto. A me L’idiota, per dire, piace molto, molto mi piace Memorie del sottosuolo, mi piace Povera gente, mi piace Un eroe dei nostri tempi, Guerra e pace, mi piace, Zoo o lettere non d’amore, è un bellissimo titolo, Anime morte, a pensarci, è un grande titolo, Noialtri, mi piace, mi piace perfino Il placido Don; non mi piacciono solo dei titoli russi, mi piace moltissimo il titolo di una serie televisiva americana che non ho mai visto, Casalinghe disperate, che secondo me è un titolo eccezionale ma non abbastanza da convincermi a vedere la serie, evidentemente. Cent’anni di solitudine, mi piace, Illusioni perdute e Splendori e miserie delle cortigiane, che vanno via sempre insieme, La Certosa di Parma, mi piace, perché non c’entra niente con la storia e un po’ anche così, per campanilismo. Mi piacciono moltissimo i titoli dei primi tre libri di Cesare Zavattini: Parliamo tanto di me, I poveri sono matti, Io sono il diavolo, mi sembra bellissimo Improvvisi per macchina da scrivere, di Manganelli. Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, bellissimo. La verità, vi prego, sull’amore, grande titolo. La condizione che chiamiamo esilio, che meraviglia. Ma il titolo più bello tra tutti i titoli che ho letto, è il titolo di una raccolta di racconti di uno scrittore nato in Honduras nel 1921, Augusto Monterroso. Opere complete e altri racconti. Questa raccolta contiene un racconto che si intitola Opere complete, quindi il titolo ha perfettamente senso. Monterroso potrebbe, probabilmente, citare quel passo dello (straordinario) scrittore russo Daniil Charms che dice: All’osservazione: «In quello che ha scritto ci son degli errori», rispondi: «Sembra sempre così, in quello che scrivo».

Sette

lunedì 7 Dicembre 2020

Io non sopporto le persone che riescono a parlare per più di sette minuti di fila.

[Daniil Charms, Disastri]

Due verbi

giovedì 13 Agosto 2020

Uno aveva notato che correre era un verbo che veniva dai piedi e palpare un verbo che veniva dalle mani.

[Daniil Charms, dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]

Le persone

venerdì 10 Luglio 2020

Uno non sopportava le persone che riuscivano a parlare per più di sette minuti di fila.

[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]