Sì sì
Ci sono certi giorni che è così stupefacente, la mia voglia di far niente, che mi mette di buonumore.
Ci sono certi giorni che è così stupefacente, la mia voglia di far niente, che mi mette di buonumore.
Nello zaino, quando esco di casa, prendo sempre su da lavorare, nel caso trovi cinque minuti per lavorare, e da leggere, nel caso trovi cinque minuti per leggere, e il caricatore del cellulare, nel caso trovi cinque minuti per caricare il cellulare, e la password della banca per fare un bonifico, nel caso trovi cinque minuti per fare un bonifico, e la bottiglia dell’acqua per bere, nel caso trovi cinque minuti per bere, e le medicine da prendere, nel caso trovi cinque minuti per prendere le medicine.
E al mattino, quando trovo il cappello, prima di uscire di casa, che soddisfazione.
A me il mio lavoro mi piace così tanto che non lo faccio proprio tutti i giorni tutti i giorni.
Ci son dei giorni che lo tengo per il giorno dopo.
Mi dico Dài, lavoriamo domani, sacrifichiamoci un po’, oggi, riposiamoci e poi domani ci diamo un sacco da fare, cerco di convincermi e ci riesco quasi sempre.
Oggi, per esempio, non è la giornata mondiale di niente, però il 21 dicembre, cinque giorni fa, è stata la giornata mondiale dello snowboard e il 22 dicembre, quattro giorni fa, la giornata mondiale dell’orgasmo, che noi l’abbiam fatta passare così, senza farci caso (lo dicono qui: clic).
Comunque io non capisco perché l’orzo, che quando ero piccolo era l’orzo, adesso sia diventato il caffè d’orzo. Poverino.
Alle 00:02 devo sempre scrivere qualcosa. Anche se sto facendo dell’altro, mi devo fermare, aprire il computer, scrivere qualcosa, anche niente, mettere un punto, pubblicare e poi rimettermi a fare quello che stavo facendo prima di scrivere qualcosa. Interessante. Una cosa interessantissima, devo dire.
Che le cose scritte, son strane.
Non so, uno scrive una cosa non tanto interessante. E poi lo dice. Per iscritto. Interessante, scrive. Interessantissimo.
E quella cosa lì poco interessante diventa interessante per il fatto di essere poco interessante.
Interessantissima, bisogna dire.
Buongiorno.
Quando scrivo qualcosa, dopo di notte, quando finisco di scriverla, son così contento. Tutto un rilassamento. Mica come stamattina, che quando mi sono svegliato la prima cosa che ho pensato è stata «Sto malissimo, un po’».
E dopo pensavo che Mulinex, secondo me, sarebbe un nome bellissimo, per un personaggio.