Stai bene

giovedì 25 Gennaio 2018

L’altro giorno ero in piazza maggiore, a Bologna, c’era un gruppo di poliziotti con le loro camionette, mi veniva da chiedergli «Ma cosa fate, voi, qui?». E, per tranquillizzarmi, loro avrebbero dovuto dire «Noi? Niente. Non facciamo niente». Solo non possono, dire che non fanno niente, mi immagino, e mi immagino non possano dire neanche quello che fanno, allora non gliel’ho chiesto e sono passato oltre e intanto pensavo «Che strano, il bisogno che ho di essere tranquillizzato». E mi è venuto in mente un mio amico, che fa il medico, e che quando è di guardia c’è sempre uno che si chiama Paolo, come me, che lo chiama e gli chiede se lui, Paolo, quello che telefona, sta bene, e glielo chiede in modo che il mio amico, il medico, è praticamente costretto, tutte le volte, a dire di sì, che Paolo sta bene. L’ultima volta gli ha detto «Ascolta, io compro uno sciampo, che c’è scritto sopra che è per tutti i giorni, solo che io i capelli me li lavo due volte alla settimana, faccio bene?». «Certo, Paolo, – gli ha detto il mio amico, – fai bene».

A proposito

mercoledì 24 Gennaio 2018

A proposito di moralità, io devo notare che le sere che vado a letto che ho appena ricevuto un bonifico, io dormo d’un bene, tra le altre cose.

Ecco

lunedì 15 Gennaio 2018

Oggi pomeriggio ho cominciato a scrivere un libro per bambini che si intitola Libro per quelli che non gli piace leggere, che è un titolo che mi piace, e che ho copiato da un libro russo, poi ci ho pensato un po’, mi son detto che io, secondo me, tutti i libri che ho scritto, sono per quelli che non gli piace leggere, in un certo senso suo particolare, se così si può dire.

La fine

lunedì 15 Gennaio 2018

Quando finisce la schiuma da barba, tutte le volte mi vien da pensare «Ma come?».

Pensa, pensa

sabato 13 Gennaio 2018

Jurij Tynjanov, cento anni fa, scriveva: «È scomparso il romanzo psicologico con il protagonista che pensa, pensa». Ecco. Volevo dire che è tornato. È a casa mia.

Un po’ troppo

giovedì 11 Gennaio 2018

Ci sono certe mattine che mi sembra di essere un po’ troppo io, che vorrei, tipo, un 40 per cento di qualcun altro. Dopo andare correre risolve temporaneamente il problema. Che però si ripresenta poi la mattina dopo. Dopo andare a correre risolve temporaneamente il problema. Che però si ripresenta poi la mattina dopo. Dopo andare a correre risolve temporaneamente il problema. Che però si ripresenta poi la mattina dopo.

Incredibile

mercoledì 10 Gennaio 2018

Mi sembra di aver mandato, da solo, senza nessuno che mi aiutasse, una fattura elettronica alla pubblica amministrazione. Eran venti giorni, che rimandavo. E non credevo di esser capace. Tutto da solo. Ma forse ho sbagliato. Probabilmente domani mi dicono No guarda, lascia perdere, fattele fare da un ragioniere, queste cose. Chissà. Però intanto stanotte vado a letto credendo di aver fatto una fattura elettronica alla pubblica amministrazione. Da solo. Incredibile.

Anche quest’anno

martedì 9 Gennaio 2018

Succede sempre sempre sempre sempre, che quando devo cominciare a lavorare (davvero) divento cattivo.

Volevo dirlo

domenica 7 Gennaio 2018

Io comunque non sono un elettore, io sono una persona. E se qualcuno si rivolge a me come elettore, non lo ascolto nemmeno. Volevo dirlo. Se qualcuno mi chiama Elettore, io non mi volto nemmeno. Volevo dirlo.

Che dispiacere

giovedì 4 Gennaio 2018

Qualche giorno fa sono stato in via Cartoleria, che è da una parte della città (Bologna) dove io non vado mai, io vado dalla Croce di Casalecchio a piazza Maggiore e vicecersa, oltre piazza Maggiore è difficile che mi spinga, tranne per andare all’Atelier Sì, in via San vitale, ma questo non c’entra.
Dalla mia parte della città, in via Andrea Costa e in via Sant’Isaia, uno, con una bomboletta rossa e una blu, ha scritto, un paio di anni fa, una serie di scritte, ma tante, che sono, più o meno: «Renzi via», «Renzi basta», «Renzi vattene», «Basta Renzi», «Renzi vai a casa», che le deve aver scritte nel periodo che Renzi faceva il presidente del consiglio.
Ecco, l’altro giorno, in via Cartoleria, ho visto che c’erano delle scritte, con una bomboletta rossa e blu, «Renzi via», «Renzi basta», «Renzi vattene», «Basta Renzi», «Renzi vai a casa», e mi sono sorpreso perché pensavo che quello lì abitasse dalla mia parte della città.
Invece, dove abita non lo so, ma ha fatto un lavoro grandissimo e, l’altro giorno, in via Cartoleria, ho pensato che quello lì, quando Renzi si è dimesso da presidente del consiglio, ci dev’essere rimasto malissimo, perché il gran lavoro che lui aveva fatto adesso forse non serviva quasi a niente, credo.