Come un figlio di gallina

giovedì 29 Agosto 2024

Io sono ammalato e triste come un figlio di gallina. La penna mi cade di mano e non concludo nulla. Mi aspetto di far bancarotta in un prossimo avvenire.

(Anton Čechov, lettera al fratello Aleksandr, traduzione di Gigliola Venturi e Clara Coïsson).

[Martedì 3 settembre, a Parma, al Cubo, alle 19, con Luca Sommi parliamo dei russi]

Ferragosto con Anton Čechov

giovedì 15 Agosto 2024


Buon ferragosto: clic

15 agosto – Instagram

giovedì 15 Agosto 2024

Giovedì 15 agosto,
sul mio profilo Instagram,
alle 11,
leggo un racconto di
Čechov che si intitola
Van’ka.

Infelice

lunedì 5 Agosto 2024

In generale faccio una vita triste… Mi chiedono in prestito dei soldi e non me li restituiscono, mi portan via dei libri, mi fan perdere tempo… Mi manca solo un amore infelice.

Anton Čechov

E meravigliosa

martedì 9 Luglio 2024

Dal 22 luglio al 26 agosto, un corso estivo su Anton Čechov: clic

La vita è orribile e meravigliosa

sabato 6 Luglio 2024

Una noia, una noia che non so come raccontarla.

Anton Pavlovič Čechov

[La prossima settimana, un corso estivo per la scuola Karenin]

20 maggio – Torino

sabato 20 Maggio 2023

Sabato 20 maggio,
a Torino,
al Salone del libro,
alle 11 e 45,
in Sala granata
leggo un discorso su
Čechov
(Senza trama e
senza finale,
si intitola)

Senza trama e senza finale

venerdì 12 Maggio 2023

Una volta Čechov ha detto a un suo collega, Ivan Bunin, premio Nobel per la letteratura nel 1933, che bisogna lavorare, molto, per tutta la vita. E che, alla fine di un racconto, bisogna buttare via l’inizio e la fine. È lì, ha detto Čechov, che noi scrittori concentriamo il maggior numero di bugie.

[Ne parlo il 20 maggio al salone del libro in un discorso che si chiama Senza trama e senza finale]

Ci sia lui

giovedì 10 Marzo 2022

L’aldilà? Un grande spiazzo, alberi, ombra, una tazza di tè e Čechov. Fosse così, ci potrei credere. Ma a una condizione: che ci sia lui.

Katherine Mansfield

[Fausto Malcovati, Milano, Marcos y Marcos 2015, p. 13]

Una tedesca

giovedì 23 Luglio 2020

Uno pensava che fosse meglio sposare una tedesca che una russa, perché, essendo le tedesche donne più rigorose, la futura moglie non avrebbe lasciato che i figli gattonassero per casa o battessero sui catini di rame con un cucchiaio.

[Anton Čechov, dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]