Il capo della sussistenza

domenica 7 Febbraio 2016

accalappiacani 2

Io voglio diventare imperatore dell’universo, non mi accontento di altro. Non sono diventato senatore, onorevole, amministratore e altro; per questo non mi accontento. Imperatore dell’universo.

Francesco Vicari

[Francesco Vicari, Il capo della sussistenza, in Accalappiacani numero 2, 2008. p. 145]

Per passare da un posto all’altro

domenica 30 Marzo 2014

accalappiacani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per passare da un posto all’altro esistono le porte. Di solito sono di legno, ma delle volte no. Di ferro di solito sono i cancelli, ma delle volte di legno. I portoni di legno si chiamano porte. Per uscire da un posto entrando in un altro, come nel parto, esistono le porte. Le mosche si posano su. I mezzi di trasporto vengono o vanno. Le porte sono mezzi di trasporto che nello stesso posto stanno. Solitamente bianche, come le pareti sono di solito. Si muovono ma restano nello stesso posto, come il mare. Le mosche si posano su, poi volano via. Via volano via, poi si posano su. Le pareti restano ferme. I ragni ci fanno le tele su. Non sulle porte, che hanno due lati; sulle pareti, che hanno un lato solo, o l’altro. Gli occhi si posano su.

[Arnaldo Antunes, As coisas, in L’accalappiacani numero 3, Roma, DeriveApprodi 2009, p. 41]

Erofeev

venerdì 15 Febbraio 2013

A partire dalla primavera dell’85, non so perché, ho cominciato a star sempre meglio. Secondo me, prima che sia tardi, è ora di ricominciare a decadere.
V. E.

[L’accalappiacani numero 5, settembre 2010, pp. 40-41]

19 marzo – Carpi

sabato 19 Marzo 2011

Sabato 19 marzo,
a Carpi,
allo spazio Meme,
in via Giordano Bruno, 4,
dalle ore 18 alle ore 21: Три левых часа
– ore 18: Presentazione e lettura del quinto numero dell’Accalappiacani, L’Almanacco dell’anno scorso;
– ore 19: Presentazione e lettura del Quaderno della Scuola Elementare di Scrittura Emiliana a Carpi
– ore 20: presentazione e lettura di Disastri di Daniil Charms

Avviso

venerdì 25 Febbraio 2011

Quelli che facevano l’accalappiacani (o una parte di loro) e gli allievi e ex allievi della scuola media inferiore di scrittura emiliana (una parte), a partire dal mese di marzo, probabilmente dal 19, si troveranno più o meno tutti i mesi per provare a immaginare di far qualcos’altro.
In questi ritrovi, aperti a tutti, si leggeranno delle cose che dovrebbero poi entrare dentro in dei libri, se così si può dire; abbiamo pensato di cominciare raccogliendo del materiale, e di darci dei compiti, e per la prossima riunione, i compiti che ci siamo dati sono:
– scrivere dei riassunti di qualsiasi tipo;
– scrivere delle recensioni di qualsiasi tipo;
– descrivere la propria giornata del 28 febbraio 2011.
Come detto, sono riunioni aperte a tutti, e tutti quelli che vogliono, anche se non hanno partecipato all’Accalappiacani e non hanno fatto la Scuola media inferiore di scrittura emiliana, possono mandare i loro testi a: redazione@laccalappiacani.it e poi venire.
La prima riunione dovrebbe, come detto, essere il 19 marzo, dalle 15 alle 18, probabilmente allo spazio meme di Carpi, ma non è ancora sicuro, aspettiamo conferma, che adesso sembra che sia arrivata.

Numero 5

lunedì 6 Dicembre 2010

Ma siete proprio sicuri che quella che si respira oggi è vera politica?
Annalaura

[Accalappiacani numero 5, cit., p. 78]

Un novemestrale

martedì 5 Ottobre 2010

accalappia

Dopo il terremoto in Abruzzo, pare che la preoccupazione principale di molti italiani sia la perdita del batterista dei Pooh. I Pooh hanno avuto il pregio di indovinare un filone musicale che ha dato loro fama e denaro, però ci hanno anche propinato la solita minestra per 40 anni e 46 album. Ascoltare uno dei primi LP non è molto diverso da ascoltarne uno degli ultimi, l’uno la fotocopia dell’altro. Diceva Picasso: «Quando avevo l’età di questi bambini sapevo dipingere come Raffaello; ma mi ci è voluta tutta una vita per imparare a dipingere come loro». Ecco il segreto per diventare immortale: sapere cambiare rimanendo grande. Lucio Battisti ci provò, tanto di cappello, ma dopo aver divorziato da Mogol finì nell’oblio.
Carmela C., Arborea

[L’accalappiacani. Novemestrale di letteratura comparata al nulla. Numero 5. Almanacco dell’anno scorso, cit., p. 27]

Un novemestrale

venerdì 1 Ottobre 2010

accalappia

Una volta ho rotto i coglioni a un mio collega di scuola. Eravamo a un consiglio di classe, l’ultimo della giornata, si stava per finire, io in genere non dicevo mai niente oltre allo stretto necessario, ma quel giorno mi era venuta voglia di non farli andare a casa e mi son messo a rompere i coglioni a un mio collega.
L. P.

[L’accalappiacani n. 5. Almanacco dell’anno scorso, cit., p. 59]

Un novemestrale

lunedì 27 Settembre 2010

acclappia5fronte

Ricevo dal mio Comune la comunicazione relativa alla cancellazione del mio nominativo dall’«albo unico delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale». Motivo: limiti di età (ho 70 anni).
Quindi oltre tale età, una persona non viene più considerata idonea a tale servizio, che poi si limita al controllo dell’identità dei votanti, alla conta dei voti e ad altre semplici mansioni sempre sotto il controllo del presidente di seggio.
Come mai risultano invece idonei a compiti certamente di maggiore responsabilità rispetto a uno scrutatore, le decine di ultrasettantenni fra i nostri politici?
Angelo B., Daverio (Va)

[L’accalappiacani numero 5, Almanacco dell’anno scorso, cit., pp. 40-41]

Oppure

giovedì 10 Giugno 2010

accalappia-5

Il numero cinque dell’accalappiacani non uscirà in luglio ma ai primi di settembre; per l’occasione, sulla copertina comparirà il sottotitolo “novemestrale di letteratura comparata al nulla”. Bisogna consegnare le bozze definitive entro i primi di luglio. Mancano ancora le undici lettere finte che avevamo deciso di inserire tra quelle vere; per la precisione, ce ne sono un paio, ma sono un po’ lunghe. Bisognerebbe scrivere le altre lettere finte – anche cose brevi – entro il 15 giugno (sempre riferendosi a fatti del 2009). Il lettore che indovinerà tutte le undici lettere finte riceverà in premio la collezione quasi completa dell’Accalappiacani, oppure la possibilità di passare una giornata con la redazione. /…/

Poi dice che qui a Lido Adriano ha incontrato un farmacista che aveva un accento di Fidenza, invece gli ha detto che è di Milano, ma che altri l’hanno preso per un fidentino. Si potrebbe verificare se c’è una legge che vale per tutto. Cioè: se uno di Milano dopo degli anni che vive a Lido Adriano parla come uno di Fidenza, come chi parla uno di Napoli dopo degli anni che vive a Colle Val d’Elsa? Per Ugo Cornia questo è un bel programma di ricerca: porre il caso concreto, spiegare la legge generale e chiedere contributi ai lettori o ai frequentatori del sito dell’Accalappiacani.

[dal verbale dell’Accalappiacani, per intero si vede qui]