sabato 14 Settembre 2019
Una volta Puškin ha scritto una lettera a Rabindranath Tagore. «Caro amico lontano, – gli ha scritto, – io non La conosco, e Lei non mi conosce. Sarebbe bello conoscerci. Stia bene. Saša».
Quando è arrivata la lettera, Tagore stava meditando. Una meditazione così profonda, che si tagliava con il coltello. La moglie lo scuoteva, lo scuoteva, gli metteva la lettera sotto il naso, niente da fare, non la vedeva. Lui, a dire il vero, non sapeva leggerlo, il russo.
Così non si son conosciuti.
[Attribuito a Daniil Charms, è dentro I russi sono matti]
giovedì 22 Agosto 2019
Puškin è a casa sua, seduto, e pensa: «Io, lo sappiamo, sono un genio. Anche Gogol’ è un genio. Ma anche Tolstoj, è un genio, e anche Dostoevskij, che Dio l’abbia in gloria, è un genio. Quando finirà tutto questo?».
E niente.
[Daniil Charms, da I russi sono matti, esce in settembre]
domenica 4 Agosto 2019
Diceva Charms che il suo numero di telefono, trentadue zero otto, era facilissimo da ricordare.
Trentadue denti, e otto dita, diceva.
Sergej Dovlatov
[Daniil Charms, Disastri]
giovedì 1 Agosto 2019
venerdì 12 Luglio 2019
All’osservazione: «In quello che ha scritto ci son degli errori», rispondi: «Sembra sempre così, in quello che scrivo».
[Dovrebbe essere in libreria la ristampa di Disastri, di Charms]
mercoledì 19 Giugno 2019
Io comunque sono una figura stupefacente, anche se non mi piace molto parlarne.
[Ristampato Disastri di Daniil Charms]
venerdì 17 Maggio 2019
Petrov e Zanzarov
Petrov: Oh, Zanzarov! Andiamo a caccia di zanzare.
Zanzarov: No, non sono ancora pronto per questo; andiamo magari a caccia di gatti.
[Daniil Charms, autografo]
lunedì 15 Aprile 2019
Una volta Petrakov voleva stendersi a letto e si è steso, ma non ha preso il letto. Ha picchiato così forte sul pavimento che è rimasto lì steso e non riusciva a alzarsi.
Allora Petrakov ha raccolto le sue ultime forze e si è messo carponi. Ma le forze l’hanno abbandonato, è caduto ancora lungo disteso.
Petrakov è rimasto steso sul pavimento cinque ore circa. All’inizio era semplicemente coricato, poi s’è addormentato.
Il sonno ha ristorato le forze di Petrakov. Si è svegliato perfettamente in salute, si è alzato, è arrivato fino al letto, si è steso con attenzione sul letto. «Bè – ha pensato – adesso mi metto a dormire». Ma di dormire non ne aveva più voglia. Si girava Petrakov prima su un fianco, poi sull’altro fianco, e non riusciva in nessun modo a addormentarsi.
E questo, in sostanza, è tutto.
[Daniil Charms, Disastri]
martedì 2 Aprile 2019
Un uomo era andato a dormire che era credente, si era svegliato che era ateo.
Per fortuna, nella stanza di quest’uomo c’era una bilancia medica decimale, e quest’uomo era abituato a pesarsi tutti i giorni, mattino e sera. Così, andando a dormire il giorno prima, l’uomo si era pesato e aveva scoperto che pesava 4 pud e 21 funt. E il giorno dopo al mattino, dopo essersi svegliato che era ateo, l’uomo si era pesato ancora e aveva scoperto che pesava in tutto 4 pud e 13 funt. «Di conseguenza», aveva pensato l’uomo, «la mia fede pesava intorno agli 8 funt».
[Daniil Charms, Disastri]
mercoledì 27 Febbraio 2019
Io comunque sono una figura stupefacente, anche se non mi piace molto parlarne.