Ecco

lunedì 11 Febbraio 2013

Si può indovinare parecchio di un uomo dalla scelta che fa di un aggettivo.

[Iosif Brodskij, In memoria di Stephen Spender, in Profilo di Clio, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 274]

Una scuola

sabato 9 Febbraio 2013

La poesia è una terribile scuola di insicurezza e incertezza. Non si sa mai se quanto si è fatto ha qualche valore, meno ancora se si sarà in grado di fare qualcosa di buono l’indomani. Se questo non ci distrugge, l’insicurezza e l’incertezza alla fine diventano nostre amiche intime, e quasi attribuiamo loro un’intelligenza autonoma.

[Iosif Brodskij, In memoria di Stephen Spender, in Profilo di Clio, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 278]

Creatività (2)

lunedì 28 Gennaio 2013

Data la natura solipsistica di ogni ricerca umana, questa sarebbe una reazione onesta come qualsiasi altra alla nozione di creatività. Vista dall’esterno, la creatività è oggetto di fascino o di invidia; vista dall’interno, è un esercizio continuo di incertezza e una scuola terribile di insicurezza. In entrambi i casi, un miagolio o qualche altro suono incoerente è la risposta più adeguata ogniqualvolta si invochi la nozione di creatività.

[Iosif Brodskij, Il miagolio di un gatto, in Profilo di Clio, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 250]

Creatività

lunedì 28 Gennaio 2013

Non sono qualificato come medico; come paziente, sono un caso troppo disperato per poter essere preso sul serio. Inoltre, detesto il termine stesso «creatività», e parte di questa avversione finisce per cancellare il fenomeno che il termine sembra indicare. Anche se fossi capace di far tacere la voce dei miei sensi in rivolta, le mie parole sull’argomento equivarrebbero, nella migliore delle ipotesi, al tentativo di un gatto di afferrarsi la coda. Tentativo avvincente, senza dubbio; ma allora, forse farei meglio a miagolare.

[Iosif Brodskij, Il miagolio di un gatto, in Profilo di Clio, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 250]

La polvere

sabato 22 Dicembre 2012

E sapete cosa dice la polvere quando viene spazzata via dal tavolo? «”Ricordati di me” sussurra la polvere». Nulla potrebbe essere più estraneo all’agenda mentale di ciascuno di voi, giovani e ultramoderni, del sentimento espresso in questo distico del defunto poeta tedesco Peter Huchel.
L’ho citato non perché vorrei instillare in voi l’affinità per le cose piccole – semi e piante, granelli di sabbia o zanzare –, piccole sì, ma numerose. Ho citato quei versi perché mi piacciono, perché in essi riconosco me stesso e, a ben vedere, qualunque organismo vivente destinato a essere spazzato via dalla superficie che gli è stata concessa. «”Ricordati di me” sussurra la polvere».

[Iosif Brodskij, Elogio della noia, in Profilo di Clio, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003 (2), p. 103]

Non importa

martedì 25 Ottobre 2011

Non importa quanto la giornata sia stata orribile o insulsa: si finisce sempre lunghi distesi sul proprio letto.

[Iosif Brodskij, Profilo di Clio, a cura di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 11]