Un’epigrafe

lunedì 1 Agosto 2016

Era sparito e se n’era andato un essere che nessuno aveva mai difeso, che non era caro a nessuno, che non interessava a nessuno, che non aveva attirato nemmeno l’attenzione del naturalista che non manca di infilzare su uno spillo una mosca ordinaria e di osservarla con il microscopio; un essere che aveva sopportato con pazienza le prese in giro dei colleghi e che era sceso nella tomba senza aver compiuto nessuna impresa straordinaria ma per il quale, ad ogni modo, anche se alla fine della vita, era comparso un ospite luminoso in forma di cappotto che aveva ravvivato, per un attimo, quella povera vita, un essere contro il quale si era poi abbattuta in modo così intollerabile la sventura, come si abbatteva contro zar e imperatori.

Nikolaj Gogol’