Un curriculum

martedì 17 Aprile 2018

E una delle cose che mi piacciono, della Russia, è che fa paura, e una delle cose memorabili, che mi sono successe in Russia, è che ho avuto paura, e uno dei motivi che mi spingono, tutti gli anni, a andare in Russia, è che tutte le volte ho paura, che tutte le volte devo vincere l’impulso a non andare, a tirare indietro, e il mio curriculum, quando mi invitano a leggere nelle biblioteche o nelle università, dopo poi mi chiedono il curriculum, perché nelle carte, a leggerle, loro mi hanno invitato, ma dalle carte risulta sempre che son stato io, a chiedere di andare, e io, i curriculum che mando, finiscono tutti così: «Nel numero 10 del 2008 della rivista russa Inostrannaja Literatura, (Letteratura straniera) c’è una mia intervista sulla traduzione a Anna Jampol’skaja che si intitola Rossija mne nravitsja potomu, čto ona pugaet (La Russia mi piace perché fa paura) che mi piace includere in questo curriculum così, per vanità. Si rilascia per gli usi consentiti dalla legge».