Io

lunedì 6 Ottobre 2014

Adam Zagajewski, Dalla vita degli oggetti

 

 

 

 

 

 

 

È piccolo e invisibile come i grilli
ad agosto. Come tutti i nani ama
agghindarsi e cambiarsi. Abita tra
blocchi di granito, in mezzo a verità
utili. Riesce a stare persino sotto
un cerotto, o una benda. Non lo troveranno
i doganieri e neppure i loro superbi cani. L’io
si nasconde tra gli inni e i partiti.
Pernotta sulle Montagne Rocciose del cranio.
Eterno fuggiasco. È me, io
sono in lui nell’inquieta speranza di aver
trovato infine un amico. Ma egli
è solitario, così diffidente da non
ricevere nessuno, me compreso.

[Adam Zagajewski, Io, in Dalla vita degli oggetti, a cura di Krystyna Jaworska, Milano, Adelphi 2012, p. 38]