Il contrario

lunedì 12 Dicembre 2016

imgres

Vitez è già stato diverse volte in Unione Sovietica, parla un po’ di russo e, nonostante quelle che definisce «ottusità», a ogni visita si ritrova a pensare che qui ci sia la vita vera: seria, adulta, con tutta la sua pesantezza. I volti, dice, sono volti veri, scavati, affilati, mentre in Occidente si vedono soltanto facce da bambini. In Occidente tutto è permesso e nulla è importante, qui invece è il contrario: nulla è permesso, tutto è importante, e Vitez ritiene che sia molto meglio così.

[Emmanuel Carrère, Limonov, traduzione di Francesco Bergamasco, Milano, Adelphi 2012, p. 200]