Da Undici treni

giovedì 28 Luglio 2016

Sotto casa mia hanno aperto un ristorante che però è anche bar, ristobar, c’è scritto, è alla stessa altezza dell’Agenzia di Pompe funebri, la start up. Si chiama Il regno della tigella, o qualcosa del genere, che è un nome che, non discuto, può anche piacere, io però, se avessi dovuto aprirlo io, un ristorante, che però è anche un bar, qui sotto casa mia, alla stessa altezza dell’agenzia di pompe funebri, io l’avrei chiamato Tristobar, ci avrei messo dentro delle sedie e dei tavoli neri e delle fotografie in bianco e nero, dei paesaggi autunnali, e ci avrei messo una scelta di musiche tristi, la sigla di apertura e di chiusura del locale sarebbe un tango che si chiama Desencuentro che, tradotto un po’ grossolanamente, significa sfiga. Un locale bellissimo, a pensarci, dove si vende solo del vino fermo, e dei panini vegetariani, niente dolci, vastissima scelta di amari, su ogni tavolo un crisantemo, vietato fumare.