Cenni biografici

lunedì 26 Settembre 2011

1812
Ivan Aleksandrovič Gončarov nasce a Simbirsk il 6 (18) giugno da una facoltosa famiglia di mercanti, secondogenito di Avdot’ja Matveevna (Šachtorina) e Aleksandr Ivanovič Gončarov.
La casa dei Gončarov è una grande casa in mattoni al centro della città.
La città, Simbirsk, è stata poi ribatezzata Ul’janovsk, e si chiama ancora oggi così, in memoria di Vladimir Il’ič Ul’janov, detto Lenin, che ci sarebbe nato nel 1870.
Stando ad Aldo Buzzi (Čechov a Sondrio) Lenin avrebbe poi detto che la missione della sua vita sarebbe stata «combattere Oblomov».

1819
Alla morte del padre, la madre affida l’educazione di Ivan Aleksandrovič a Nikolaj Nikolaevič Tregubov, ex ufficiale di marina, del quale si dice fosse un uomo d’avanguardia, e che sembra fosse in contatto con alcuni dei futuri protagonisti della rivoluzione decabrista del 1825.

1822
Entra all’istituto commerciale moscovita (Moskovskoe commerčeskoe učilišče), nel quale resterà per otto anni.

1831
Supera gli esami di accesso all’Università di Mosca, facoltà
di lettere. In quegli anni, studiavano lettere all’università di Mosca, tra gli altri, Lermontov, Turgenev, Belinskij, Herzen.
Secondo P. A. Nikolaev, redattore della voce Gončarov del dizionario biobibliografico Russkie pisateli (Scrittori russi, Moskva, Prosveščenie 1990), il più vivo ricordo dei suoi anni universitari corrisponde, per Gončarov, alla disputa di Aleksandr Puškin con il professor Kačenovskij sul Canto della schiera di Igor’; dell’apparizione di Puškin Gončarov scrive: «… per me è stato come se il sole avesse illuminato la stanza».

1834
Finisce l’università.

1835
Si impiega nella cancelleria del governatore di Simbirsk e poi, a Pietroburgo, come traduttore al ministero delle finanze. Comincia a frequentare il salotto dei Majkov, che all’epoca sembra fosse molto popolare e frequentato, tra gli altri, da Turgenev e Dostoevskij.

1838
Nella rivista manoscritta dei Majkov, Podsnežnik (Il bucaneve), compare il racconto di Gončarov La malattia malvagia, che sarà pubblicato a stampa solo nel 1936, nella rivista Zvezda (Stella) e, in italiano, nel 1987, per Sellerio, a cura di Anatolij Arkhipov.

1847
Sulla rivista Sovremennik (Il contemporaneo) esce il romanzo Una storia comune, del quale Vissarion Belinskij dirà che è come “una fetta di cocomero fresco in un giorno di calura”.

1849
Sull’almanacco Literaturnyj sbornik s illustracijami (Raccolta letteraria illustrata), allegato alla rivista Sovremennik esce «Il sogno di Oblomov. Episodio di un romanzo incompiuto».

1852
Viene promosso vice capufficio e Apollon Majkov gli propone di partecipare, come segretario dell’ammiraglio Putjanin, al giro del mondo a bordo di una fregata. Gončarov accetta.

1853-1854
Giro del mondo a bordo di una fregata.

1855
Il 25 febbraio la fregata torna a Pietroburgo. Gončarov lascia l’impiego al ministero delle finanze, passa al ministero dell’istruzione, come censore.

1858
Esce La fregata Pallada, che contiene i diari del viaggio intorno al mondo. Alcuni critici rimproverano a Gončarov un eccessivo interesse per le gastronomie dei paesi visitati. Qualche critico parla della Fregata Pallada come di un libro di cucina.

1859
Esce, sulla rivista Otečestvennye zapiski (Annali patri), il romanzo in quattro parti Oblomov, a proposito del quale Gončarov scrive a Tolstoj di non leggere la prima parte, che è stata scritta nel 1849 ed è poco leggibile, ma di leggere le successive, che sono state scritte dopo e, secondo l’autore, son venute meglio.
Sul numero 5 del Sovremennik esce l’articolo di Nikolaj Dobroljubov Che cos’è l’oblomovismo?, nel quale si sostiene che “Oblomovka è la nostra vera patria, i suoi padroni sono i nostri educatori, i trecento Zachar sono sempre pronti al nostro servizio. In ognuno di noi c’è ancora una notevole parte di Oblomov”.
Sempre nel 1859 esce anche Un nido di nobili, di Turgenev, passi del quale, secondo Gončarov, riecheggiano passi de Il burrone, il romanzo al quale sta lavorando e che ha letto, in privato, a Turgenev.
Turgenev, dopo le rimostranze di Gončarov, sopprime i passi in questione.

1860

Esce, sul Sovremennik, Sofija Belovodova, primo episodio de Il burrone, e, sul Messaggero russo, Alla vigilia, di Turgenev. Gončarov rinnova e rende pubblica l’accusa di plagio.

1867
Lascia l’incarico di censore e si trasferisce a Mosca.

1869
Su Vestnik Evropy (Il messaggero d’Europa) esce Il burrone, che ha un grande successo di pubblico e delle critiche molto negative.

1872
Pubblica Mil’ion terzanij (Un milione di tormenti), saggio sulla commedia di Griboedov Che disgrazia l’ingegno.

1874
Scrive a A. N. Pypin, che sta lavorando a un libro sul critico Vissarion Belinskij, una lettera che verrà poi pubblicata col titolo Zametki o ličnosti Belinskogo (Note sulla personalità di Belinskij).

1879
Pubblica il saggio Lučše pozdno, čem nikogda (Meglio tardi che mai), dedicato alla propria produzione letteraria, nel quale vengono rinnovate le accuse di plagio a Turgenev (e anche ad altri).

1891
Muore a Pietroburgo il 15 ( 27) settembre.