Raffaello Baldini
E be’, sai, i brutti, anch’io ero poco bello,
però poi con gli anni, che dovrebbe essere peggio, invece,
cambi in meglio, davvero, io mi sono anche innamorato.
E be’, sai, i brutti, anch’io ero poco bello,
però poi con gli anni, che dovrebbe essere peggio, invece,
cambi in meglio, davvero, io mi sono anche innamorato.
La battaglia contro la coglionaggine comincia da se stessi, scrive Baldini. La chiama anche stupidaggine. E mi ricorda quel che dice Ricky Gervais, che quando sei morto tu non lo sai, è doloroso solo per gli altri. La stessa cosa, dice, succede quando sei stupido. Buongiorno.
Matto, è sempre stato matto.
Ma da quando gli sono cominciati a cadere i capelli
passa dritto
e non saluta nessuno.
Raffaello Baldini
[Il piacere di essere a Santarcangelo di Romagna]
Lunedì 17 maggio,
sul mio profilo Instagram,
alle 19,
Discorso su Raffaello Baldini.
A mostrarle un matrimonio, lei ci vedeva soltanto due persone che si erano procurate un permesso in piena regola di litigare e picchiarsi.
Dickens
[Oggi, alle 19, sul mio profilo Instagram, Discorso su Raffaello Baldini]
Martedì 11 maggio,
sul mio profilo Instagram,
alle 19,
leggo il capitolo Intermezzo
di Sanguina ancora e
parlo di russofobia
(e rispondo alle domande,
alla fine, se ce ne sono)
Che poi mi succede di rado, e non sente nessuno, nella camera cieca, di sotto, tra i panni sporchi, chiudo la porta, e urlo. Dopo sto meglio.
[Raffaello Baldini, La nàiva, Furistìr, Ciacri, Torino, Einaudi 2000, p. 177]
Ieri a Reggio Emilia ho visto il film di Soldini su Raffaello Baldini e hanno detto che Baldini, quando lavorava a Panorama, gli han chiesto di scrivere un articolo sui re magi, lui si è documentato poi ha cominciato così: Non erano tre, non erano magi, non erano re.
Quel che sanno i morti, e non dicono niente, sanno tutto,
anche quando sei in casa, da solo, la notte,
porte, finestre chiuse, loro sono lì,
che sei andato a letto, è tardi, hai spento la luce,
sei sveglio, al buio, ti vengono di quei pensieri,
che non si possono dire, loro sono sempre lì, ti leggono dentro,
ma sono buoni, fanno finta di non esserci.
[Raffaello Baldini, Piccola antologia in lingua italiana, Macerata, Quodlibet 2018, p. 51]