Scuola elementare.

Colpa mia

domenica 3 Marzo 2024

Quando mi succede così, che non posso guardare in diretta le partite del Parma, quando guardo il risultato e il Parma ha perso, magari 3 a 0, come contro il Modena, a me viene un sentimento come se fosse un po’ colpa mia, che il Parma ha perso.
Che se avessi guardato la partita le cose sarebbero andate diversamente. Il resto è qui: clic

Così in Russia

domenica 3 Marzo 2024

Quando visito il Museo Russo, fin dalla prima volta, nel 1993, ho come l’impressione di leggere un libro di storia. Mi sento così in Russia, quando sono al Museo Russo. Per quello ero molto contento della prospettiva di passarci, con l’aiuto della direzione del Museo, una notte. Ecco. Non ci sono riuscito.

[Domani, alla Feltrinelli di Piazza Piemonte, a Milano, con Claudio Sforza cominciamo]

Un peccato

sabato 2 Marzo 2024

Tutte le mamme usano raccontare al bambino storie di cui egli stesso è il protagonista. Ciò corrisponde e soddisfa al suo egocentrismo. Ma le mamme ne approfittano a scopo didattico…

– Carletto era un bambino che rovesciava il sale… che non voleva mangiare il latte… che non voleva addormentarsi…

È un peccato adoperare l’imperfetto delle fiabe e dei giochi a scopo predicatorio e intimidatorio. È quasi come adoperare un orologio d’oro per fare buchi nella sabbia.

Gianni Rodari, Grammatica della fantasia.

[Il 22 marzo, a Reggio Emilia, parlo di Rodari e della Grammatica della fantasia, seguono dettagli]

Bol’

venerdì 1 Marzo 2024

E parlare di Russia, in questo periodo, fa male.
Per chi, come me, è appassionato di letteratura russa, questo è stato un periodo molto doloroso, ancora più doloroso per via del fatto che il nostro dolore, rispetto al dolore vero, scatenato da questa guerra, non vale niente.
Ho detto questa cosa a Roma, alla presentazione del libro, alla fine mi si è avvicinato un signore grosso, vestito di nero, mi ha preso il braccio mi ha detto, in russo: «Vaša bòl’ – moja bòl’».
Il suo dolore è il mio dolore.
Ecco.
C’è questa parola, Russlandversteher, uno che capisce i russi, che qui in occidente è stata usata come insulto, io, in quel momento lì, mi sono sentito un Russlandversteher, e sono stato contento.

[Oggi dovrebbe uscire davvero, dappertutto]

Due cose

giovedì 29 Febbraio 2024

Pietroburgo, diceva, è la capitale intellettuale della Russia perché d’inverno qui non c’è mai luce, abbiamo tre ore di luce schifosa al giorno e a Pietroburgo, d’inverno, puoi fare due cose: o bevi, o studi, e delle volte fai le due cose insieme, diceva.

[Lunedì 18 marzo, a Milano, all’Arci Bellezza, leggo due volte, alle 19 e 30 (esaurito) e alle 21 e 30 A cosa servono i russi, ci si prenota qui:
clic nella foto Sergej Dovlatov]

L’acqua

mercoledì 28 Febbraio 2024

Io considero la lotta contro la censura, di ogni natura e qualsiasi potere la sostenga, come un dovere dello scrittore allo stesso titolo degli appelli alla libertà di stampa. Io sono un feroce partigiano di questa libertà e dichiaro che uno scrittore che possa farne a meno somiglia ad un pesce che dichiara pubblicamente di poter fare a meno dell’acqua.

Michail Bulgakov

[Domani, 29 febbraio, alle 9 15, su Radio 24, Uno, nessuno, 100 Milan, parliamo di censura]

Dai dai dai

mercoledì 28 Febbraio 2024

Ero in tribuna stampa, alla mia destra c’era un giornalista che quando attaccava il Cosenza diceva «Dai Gennaro, dai Gennarino, dài dài dài». Il resto è qui: clic.

Nel caso

martedì 27 Febbraio 2024

Dicono che sia uscito un mio libro ma non sono sicuro, perché mi avevano detto che usciva il primo marzo. Nel caso lo vediate, comunque, salutatemelo.

Lo spregevole vizio

lunedì 26 Febbraio 2024

E si narra di un dodicenne che in tempo di guerra, per leggersi in pace Guerra e pace tutto di fila, si sarebbe applicato col massimo zelo, nei sospetti tepori del suo letto, a strofinare la punta termometro, e avrebbe saltato sedici giorni di ginnasio (si narra nel senso che narro io, perché lo so di certo, perché ero io, il dodicenne). Da allora, mettendo nel conto anche il rischio di imbattersi in parecchie schifezze, quell’io pratica la lettura con la perseveranza, l’abnegazione, con l’inconfessabile voluttà con cui coltiva i suoi vizi. E finché il fatto non sarà perseguibile a termini di leggi, egli si passerà lo spregevole vizio di sobillare i giovani a leggere Guerra e pace.

[Vittorio Sermonti, Milano, Bur 2016, p. 7]

On it

lunedì 26 Febbraio 2024

If you’ve got a black list, I want to be on it.

Billy Bragg