Scrittura emiliana.

È una cosa temporanea

venerdì 12 Maggio 2023

Dopo stasera, quando ho sentito la notizia della censura a Rovelli, mi è venuta in mente questa poesia di Chlebnikov:

La legge delle altalene prescrive
Che si abbiano scarpe ora larghe, ora strette.
Che sia ora notte, ora giorno.
E che signori della terra siano ora il rinoceronte, ora l’uomo.

Ventisette?

martedì 2 Maggio 2023

Mi piace molto il titolo dell’ultimo romanzo di Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano, che è quello, è quello che bisogna mettere dentro i romanzi, le cose che non si raccontano, che non si dicono, che non si possono dire. Per esempio il fatto che io quest’anno compio sessant’anni e mi viene da chiedermi Quante altre volte, dovrò raccogliere il materiale per la dichiarazione dei redditi? Quanto altre volte mi accorgerò che l’autunno ha cambiato il giardino? Venti? Venticinque? Ventisette?

Non lo so

venerdì 28 Aprile 2023


Ieri poi a Rovereto ho firmato un libro a un ragazzo di Varese che mi ha detto che tiene il Parma. Io gli ho chiesto «Ma perché?». Lui mi ha risposto «Non lo so».

Buongiorno

sabato 8 Aprile 2023

Anche oggi sono uno che è andato a correre, sono anche uno che ha fatto una foto per promuovere la sua partecipazione alla fiera dei librai di Bergamo il 23 di aprile; immagino che, vista questa foto, verrete in tantissimi. Buongiorno.

Guadagnare

giovedì 23 Febbraio 2023

– Il libro è anche l’occasione per ripercorrere la vicenda della censura alla Bicocca, a partire dallo stop alle lezioni su
Dostoevskij alla fama che ti ha portato tanto da costarti sensi di colpa e imbarazzi. Come l’hai vissuta?

A un certo punto mi sembrava di essere l’unico che guadagnava da questa guerra, come Vonnegut che ha scritto un romanzo bellissimo sul bombardamento di Dresda, al quale ha partecipato, e che nel romanzo (che si intitola Mattatoio numero 5), scrive «In un modo o nell’altro, ho preso due o tre dollari per ogni persona uccisa. Bel mestiere il mio, eh?». Non è una bella sensazione ma credo non sia vero; ci sono anche altri, che guadagnano,
da questa guerra.

[Domani, su Repubblica Bologna, intervista di Emanuela Giampaoli]

Che belle

mercoledì 22 Febbraio 2023

Che belle le vite infelici come quella di Anna Achmatova

[Giovedì 23 febbraio, su Rai Radio 3, alle 16, nel corso di Fahrenheit, parliamo di Vi avverto che vivo per l’ultima volta]

Dopodomani

mercoledì 22 Febbraio 2023

E si è messa a scrivere Requiem, o piuttosto a pensare Requiem, non si azzardava a scriverlo perché aveva paura che glielo sequestrassero. Allora aveva chiesto aiuto a delle amiche. Una di queste, Lidija Čukovskaja, racconta come faceva: «Anna Andreevna, quando veniva a trovarmi, mi recitava versi di Requiem in un sussurro, ma a casa sua, alla casa sulla Fontanka, non si risolveva neppure a sussurrare; d’un tratto, nel bel mezzo del discorso, si interrompeva e, indicandomi con gli occhi il soffitto e le pareti, prendeva un pezzetto di carta e una matita; poi diceva ad alta voce qualcosa di molto frivolo: «Volete del tè?», oppure: «Come siete abbronzata!», scriveva velocemente fino a riempire il foglietto e me lo porgeva. Io leggevo i versi e, quando li avevo impressi nella memoria, glieli restituivo in silenzio. «L’autunno è venuto così presto» diceva Anna Andreevna ad alta voce e, acceso un fiammifero, bruciava il foglietto in un posacenere. Era un rito: le mani, il fiammifero, il posacenere – un rito splendido e doloroso».

[Dopodomani, 24 febbraio, in Salaborsa, alle 18, con Giovanni Francesio, Vi avverto che vivo per l’ultima volta; nella foto, di claudiosforza_photography, il portacenere al Museo Achmatova]

27 maggio – Milano

lunedì 20 Febbraio 2023

Sabato 27 maggio,
a Milano,
al Ghe pensi mi,
alle 21,
dentro Lino,
Bassotuba non c’è,
più o meno.

Errico Malatesta (1853-1932)

giovedì 9 Febbraio 2023

Conosciamo abbastanza le condizioni strazianti materiali e morali in cui si trova il proletariato, per spiegarci gli atti di odio, di vendetta, ed anche di ferocia che potranno prodursi… Comprendiamo come possa accadere che, nella febbre della battaglia, nature originariamente generose ma non preparate da una lunga ginnastica morale, molto difficile nelle condizioni presenti, perdano di vista lo scopo da conseguirsi, prendano la violenza come fine a se stessa e si lascino trascinare ad atti selvaggi.
Ma altro è comprendere e perdonare certi fatti, altro è rivendicarli e rendersene solidali. Non sono quelli gli atti che noi possiamo accettare, incoraggiare ed imitare… In una parola dobbiamo essere ispirati dal sentimento dell’amore per gli uomini, per tutti gli uomini… L’odio non produce amore, e con l’odio non si rinnova il mondo; e la rivoluzione dell’odio, o fallirebbe completamente, oppure farebbe capo ad una nuova oppressione

[Errico Malatesta, Un peu de théorie, in Pier Carlo Masini, Storia degli anarchici italiani, Milano, Rizzoli 1974, p. 283]

La maturità e la maratona

mercoledì 18 Gennaio 2023

Stupefatto del mondo mi venne un’età: La maturità e la maratona: clic; l’immagine viene da qui: clic