Scrittura emiliana.

2 gennaio

martedì 2 Gennaio 2024

 


«Non ho avuto un primo amore» disse alla fine, «ho cominciato direttamente dal secondo».

[Ivan Turgenev, Primo amore. Il canto dell’amore trionfante, a cura di Eridano Bazzarelli, Milano, Bur 2016 (4), p. 19]

Ricominciamo

martedì 5 Dicembre 2023

Io sono parte di quella forza che eternamente vuole il male e eternamente compie il bene.

Goethe. «Faust»

[Aprile dell’anno prossimo, se tutto va bene, consegno la traduzione del Maestro e Margherita (nel cartello c’è scritto Vietato parlare con gli sconosciuti)]

Un coglione

giovedì 23 Novembre 2023

E sono sempre contento quando scopro che la sconosciuta che mi ha chiesto di firmarle un romanzo che si chiama Francesca si chiama Francesca. Che coglione.

Amare

martedì 14 Novembre 2023

E qualche anno dopo, nel 2016, ho tradotto un racconto di Leskov che si intitola A proposito della sonata a Kreutzer, che è un racconto che comincia nel febbraio del 1881, il giorno del funerale di Dostoevskij, con l’io narrante, lo stesso Leskov, che va al funerale, poi torna a casa e si presenta da lui una donna velata che gli dice di averlo visto al cimitero, e che la persona che hanno appena accompagnato all’altro mondo era il suo confidente, di lei, e adesso lei ha bisogno di confessare a lui, a Leskov, una cosa che la tormenta e di chiederli un consiglio.
Leskov ha paura che sia una donna implicata in questioni politiche ma, è gentile, le dice «Va bene, mi dica».
Lei gli dice: «Io ho tradito mio marito».
Leskov è sollevato, ma le dice una cosa del tipo «Eh, e io come la posso aiutare?»
«Mi dica, glielo devo dire?»
Leskov non sa cosa rispondere e le chiede «Ma lo ama?».
«Se lo amo. Questa è, sa?, una parola strana, che tutti pronunciano ma pochissimi sanno che cosa vuol dire – dice la donna –. Amare è come se significasse essere destinate alla poesia e alla virtù. Ma di questo sentimento sono capaci in pochissimi. Le nostre contadine, invece della parola amare, usano la parola compatire. Non dicono: mi ama, dicono: mi compatisce. Secondo me è molto meglio, è una definizione più semplice. Amare – compatire significa amare in senso quotidiano».

[Domani, a Genova, con Laura Salmon parliamo di guerra, di traumi e di affetti (clic)]

Dal vivo

domenica 12 Novembre 2023

Matteo Caccia racconta che Matteo Bordone, nel 2013, gli ha scritto dicendo: “È morto Paolo Nori” E lui ha pensato “Non credevo che fosse così vecchio”.

[Mercoledì 22 novembre, al teatro Palladium di Roma, alle 21, Due volte che sono morto dal vivo]

Ve’

mercoledì 1 Novembre 2023

Ve’, uno che è andato a correre. Buongiorno.

I russi

sabato 30 Settembre 2023

Anni fa, un’italianista russa, Anna Jampol’skaja, mi ha chiesto come mai mi piaceva tanto la Russia e io le ho risposto «La Russia mi piace perché fa paura».

[Venerdì 6 ottobre, a Carpi, Chiesa di Sant’Ignazio, alle 21, A cosa servono i russi]

La voce

mercoledì 6 Settembre 2023

Ieri sera, a cena, è arrivato l’ex sindaco di Arona, oggi parlamentare, mi hanno presentato come un appassionato di letteratura russa, «Queste son cose che, in questo periodo, bisogna dirle un po’ a bassa voce», ha detto lui, «Bene, gli ho detto io, io non faccio altro che dirle ad alta voce».

[Foto di @claudiosforza_photography]

Ma te

lunedì 28 Agosto 2023

Quando mi sono svegliato, stamattina alle 5 e un quarto, mi sono chiesto Ma te, vuoi essere uno che va a correre o uno che sta a casa? Adesso ci penso, mi sono risposto.

Arrivederci

domenica 13 Agosto 2023

A / Sabato 12 agosto 2023
Bari
Stadio San Nicola
Ore 18:00

Bari Parma
Trentaduesimi di coppa Italia

La prima partita ufficiale del Parma di quest’anno la guardo a Viareggio, al computer e alla televisione, un po’ di più alla televisione perché si vede prima, il computer ha qualche secondo di ritardo.
Bari Parma al San Nicola di Bari.
Il Parma, a Bari, spiana la terza maglia.
Spianare è un verbo che chi non è di Parma forse non lo capisce, significa mettersi per la prima volta: quando comprate un paio di scarpe e ve le mettete per la prima volta, le avete spianate.
Ecco.
Ci sono 12.500 baresi e 125 parmigiani, dicono in televisione e dopo qualche secondo anche al computer.
A me, il Parma, quest’anno, mi piace abbastanza, tranne Hernani.
Hernani, quando l’abbiamo comprato, tre anni fa, dicevano che era forte, io ero contento anche perché Hernani mi sembrava un nome parmigiano; c’è un’opera di Verdi, che si chiama Ernani, senz’acca, ma insomma, l’acca in fondo è muta.

Noi parmigiani siamo un po’ così, che tutto ci sembra debba riferirsi a Parma e ai parmigiani, un po’ come gli armeni.
Una volta, tanti anni fa, sono stato in Armenia, quando han saputo che ero di Parma mi han detto che Verdi, Giuseppe, in realtà era armeno, la sua famiglia in origine si chiamava Verdjan, mi hanno detto in Armenia.
Solo che Hernani, quando gioca col Parma, a me mi viene in nervoso. Sarà anche bravo, però mi viene il nervoso, non so cosa farci.
La terza maglia chi sembra un maglione di Alpi, chi no né di Parma c’è il caso che non conosca Filippo Alpi, è uno stilista di Parma che fa dei maglioni che sembrano la terza maglia del Parma che a me, devo dire, mi piace.
Mi piace anche come gioca il Parma (tranne Hernani) contro il Bari e, adesso, non voglio darmi delle arie, ma si vede che quel che mi piace, questa volta, funziona, perché vinciamo tre a zero, a Bari. Tre pere, che sono quasi come le quattro pere che ci hanno affibbiato loro l’anno scorso, quindi non c’è nessun motivo per fare i furbi. Dopo vedremo.
Intanto, però, non è andata male (tranne Hernani, poverino) e ieri ero proprio contento, mi dispiace solo che la prossima partita, la prima di campionato, contro il Feralpi Salò, il 20 agosto, forse riesco a vederla ma forse anche no. Sono in Russia. Forse col Vpn. Ma forse no. Se no, arrivederci. Altrimenti, arrivederci lo stesso. Arrivederci. clic