Vedi?

giovedì 8 Settembre 2022

Dice Elaine Feinstein che a Lev Gumilëv, quando suo padre è stato fucilato nel 1921, lui aveva nove anni, nessuno ha detto che suo padre era morto. Povero bambino. Povero Lev Nikoalevič.
A me Lev Gumilëv viene spontaneo chiamarlo Lev Nikolaevič, aggiungendo il patronimico, perché lui adorava suo padre.
Invece Anna Achmatova, faccio fatica a chiamarla Anna Andreevna, perché lei e suo padre avevano un rapporto difficile.
Quando lui le aveva chiesto di non immischiare il cognome della loro famiglia con una cosa così discutibile come la poesia, lei gli aveva risposto «Ne faccio a meno, del tuo cognome».
Lei, poi, quando la chiamavano Anna Andreevna non era contenta.
Diceva che il patronimico era una cosa che, con Lev Nikolaevič Tolstoj funzionava, con lei no.
Che io quando ho letto quella cosa lì ho pensato “Vedi? Avevo ragione”.

[Nella foto Nikolaj Gumilëv, Lev Gumilëv, Anna Achmatova]