Un’intervista
Pancetta in tavola, e Learco che suona la tromba. A cena con Paolo Nori e i nuovi Bogoncelli, mercoledì 2 marzo al Fuori Orario di Taneto: prenotarsi chiamando lo 0522.671970 o il 346.6053342 (ingresso 12 euro con tessera Arci) per degustare – dalle 20.30- antipasti di suino più tortelli verdi e di zucca, con dolce della casa e a seguire, lo spettacolo. Oppure entrare gratis alle 21.30 per le evoluzioni di Gabriele Bevilacqua al piano, Mirco Ghirardini al basso, Marco Raffaini alla fisarmonica e Nori col suo ottone: Bassotuba continua a non esserci. Come i diradati precedenti, il live è dedicato a Daniil Charms, misconosciuto scrittore russo, anch’egli aderente al manifesto rovinato. Trasferita a Bologna la propria esistenza, Paolo Nori ha da pochi giorni pubblicato “La matematica è scolpita nel granito” per i tipi di Sugaman e di sua penna risponde alla Sera.
a) cosa ci dobbiamo aspettare da questi Bogoncelli, band “di bassista senza basso”? E cos’è la musica rovinata?
La musica rovinata non si può descrivere, o, perlomeno, io non ne sono capace. E il concerto dei Bogoncelli credo non si possa descrivere neanche quello (o, perlomeno, io non ne sono capace). Io non mi aspetterei niente, se mi venissi a vedere.
b) i tre concerti in 4 anni sono dovuti anche al fatto che hai altri impegni?
No, sono dovuti al fatto che ci hanno invitato solo tre volte.
c) chi era Daniil Charms e in che modo i suoi versi diventano vostri?
Daniil Charms è un signore che è nato nel 1905 e è morto nel 1942; di sé stesso scriveva: “Io comunque sono una figura stupefacente, anche se non mi piace molto parlarne”; in vita ha pubblicato solo racconti per bambini, anche se sembra che lui i bambini non li sopportasse. I suoi scritti per adulti, salvati rocambolescamente da un suo amico, furono pubblicati alla fine degli anni ’60 in Germania e, a partire dagli anni ’80 anche in Russia, e da allora Charms è, in Russia, uno degli scrittori più noti, e più letti, e più imitati. Il concerto del Fuori orario è l’occasione per parlare di lui, in concomitanza con l’uscita di un’antologia di questi suoi scritti per adulti, per Marcos y Marcos, intitolata Disastri. Nel corso del concerto noi leggiamo, drammatizziamo e musichiamo alcune cose di Charms, per esempio questa: “Quando compri un uccello, guarda se ci sono i denti o se non ci sono. Se ci sono i denti, non è un uccello”. Anzi, a dire il vero questa non la facciamo, però la potremmo benissimo fare.
d) ormai vivi a Bologna: come ti appare Parma e il suo ambiente culturale
visto da fuori? Il fatto di performare oltre Enza, come al Fuori Orario, è
emblematico?
Parma per me è una città meravigliosa, io quando vengo a Parma mi commuovo solo a vedere i colori. Una volta mi ha commosso un autobus, il colore dell’autobus, sul ponte lì vicino alla stazione. Sarà che sto diventando vecchio. Ho l’impressione che sia governata da persone che non sono all’altezza, della città, ma questo credo non succeda solo a Parma.
e) il tuo sito è seguitissimo e aggiornato con “aforismi laterali” ogni
giorno, capaci di emozionare numerose schiere di giovani e meno giovani.
Finiremo con l’esternarci solo attraverso lo schermo?
Finiremo sottoterra, secondo me, o in un avello, o in un’urna cineraria.
[Intervista di Enrico Veronese, per La sera di Parma]