Un’altra vita
La letteratura russa è un continente e Aleksandr Sergeevič Puškin è la sua dorsale di montagne antiche. Fëdor Michajlovič Dostoevskij la terra su cui poggia piede il primo uomo, costruttore di città. Tolstoj, di quel continente è il cielo. E Bulgakov il vulcano vivo e potente, guardiano del mare. L’ultimo lembo di terra, non si sa se verso est o verso ovest, è Venedikt Erofeev, rosa dei venti sfogliata dei petali, benedetta dall’amore e dalla vodka fatta in casa. Se, in quel continente, qualcuno trova un naso o un cappotto è di Nikolaj Gogol’.
[La letteratura russa in 5 righe, il compito di Monica Magnani al corso di letteratura russa Un’altra vita della Scuola Karenin (l’immagine, Michail Bulgakov studente, nel 1916, viene dall’archivio di Stato di Kiev e l’ho presa dalla voce di Wikipedia di Bulkakov in russo)]