Una memoria
In una memoria (1887) indirizzata a Michele Coppino, Ministro dell’istruzione Pubblica nel governo di Agostino Depretis, Francesco Becherucci rivela alle accademie di Scienze d’Europa di aver scoperto un efficace ricostituente che consiste nel sorbire le uova delle galline prima che queste le facciano, ovvero quando le uova si trovano ancora dentro le galline.
A tutti è facile sapere quando nel seno di una gallina c’è un uovo col guscio, afferma Becherucci. In tal caso si prende la gallina e si avvolge in una salvietta, in modo che non si possa muovere. Quindi con una cannula vuota e di piccolo diametro, lunga 20 o 30 centimetri, di argento o di altro metallo, di avorio o di altra sostanza, avente a una estremità una forma piramidale, ma non tagliente, e dall’altra un bocchino, così che, introdotta la cannula dalla parte piramidale fino a rompere il guscio, sarà facile all’individuo dal lato del bocchino aspirare a sorso a sorso l’uovo che si trova nel seno della gallina e protrarre l’operazione succhiando lentamente l’uovo per cinque e più minuti. Egualmente si potrà ripetere a volontà la stessa operazione sopra una seconda e più galline per nutrirsi di più uova di seguito. Il guscio dell’uovo che rimane nel seno della gallina verrà espulso poi naturalmente dalla gallina stessa lasciata in libertà. «Con vera soddisfazione», dice Becherucci, «posso confermare che il sorbire le uova direttamente dal seno stesso delle galline è un piacere delizioso e vantaggiosissimo, avendolo io stesso di persona gustato a lungo».
[Paolo Albani, I mattoidi italiani, Macerata, Quodlibet 2012, pp. 297-298]