Una domanda e una risposta sbobinata

domenica 28 Novembre 2010

Secondo te cos’è la critica letteraria?

C’è un racconto di Dostoevskij che si chiama Il coccodrillo dove c’è un personaggio che viene mangiato da un coccodrillo, e allora lo vogliono tirar fuori, solo che lui dice Mah, cioè pensa che adesso è diventato importante che è dentro, e allora vuole star lì, anche sua moglie è contenta, perchè pensa Mi verranno tutti a trovare, avrò un salotto.
Allora uno che vuol convincerlo ad uscire gli dice, Ma pensa cosa dirà la critica, e lui risponde La critica è di per se stessa in una posizione critica, e quella è una risposta che mi è rimasta sempre impressa.
Poi dopo, non so, ci sono, non so Viktor Šklovskij , che è un critico.
Ecco Šklovskij è un critico però ha scritto delle cose, che io le ho lette trenta anni fa, o venticinque, e che cerco di ricordamele tutti i giorni, insomma ha scritto delle cose straordinarie, oltre che dei libri di narrativa anche bellissimi, e quindi la critica è come la narrativa, cioè ci può essere tutto.
Non saprei definire, io non ho una grande capacità di dare delle definizioni, e un esempio che mi viene in mente, perché io lo trovo un libro veramente notevole, è il Bottone di Puškin di Serena Vitale, cos’è? è critica?
Per me è un romanzo, io lo leggo come un romanzo.
Le cose che a me piacciono e che si leggono dall’inizio alla fine, no? per me son dei romanzi.

[Dalla tesi di laurea di Chiàra Foddis]