Una critica di Vissarion Belinskij al racconto del suo stimato amico Fëdor Dostoevskij La padrona (1847)
giovedì 13 Luglio 2017
In tutto il racconto non ci sono una parola o un’espressione semplice, viva: tutto è ricercato, forzato, sui trampoli, adulterato e falso.
[Evgenija Saruchanjan, Dovtoevskij v Peterburge, Leningrad, Lenizdat 1970, p. 60]