Una cosa nuova
F.T. A forza di eliminare dalle sceneggiature i «vuoti drammatici» o le «macchie di noia», procedendo per eliminazione successiva nello stesso modo in cui si filtra diverse volte un liquido per purificarlo, si è costruito un materiale drammatico suo personale. A forza di migliorare questo materiale è arrivato, intenzionalmente o no, a fargli esprimere delle idee personali che sono un supplemento dell’azione, una sovrimpressione… È così che lei vede le cose?
A.H. È proprio così, l’esperienza ci insegna molto. So che per lei e per certi critici tutti i miei film si rassomigliano, ma, curiosamente, per me ciascuno di essi rappresenta una cosa interamente nuova.
[François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, traduzione di Giuseppe Ferrari e Francesco Pittitto, Milano, Net 1997, pp. 260-261]