Un morto
sabato 29 Giugno 2024
Il fondatore della letteratura russa moderna, Aleksandr Puškin, aveva un censore speciale, lo zar Nicola Primo. Puškin non poteva pubblicare niente che non fosse stato letto e approvato da Nicola. E, siccome lui faceva circolare lo stesso le sue poesie, Nicola aveva fatto istituire, dalla polizia segreta, un ufficio i cui funzionari avevano il compito di controllare i movimenti di Puškin. Jurij Lotman, nella biografia che ha dedicato a Puškin, si stupisce del fatto che questo ufficio è stato chiuso anni dopo la morte di Puškin. Ci son stati dei funzionari del governo russo il cui compito è stato, per anni, seguire un morto
[Domani, sul Fatto quotidiano, un pezzo sulla censura]