Un miracolo
«Il miracolo della scrittura di Dostoevskij sta nell’eliminazione della distanza tra il soggetto (il lettore) e l’oggetto (l’autore), in forza della quale lui risulta il più familiare di tutti gli scrittori contemporanei, e, forse, anche di quelli futuri, di tutti gli scrittori possibili.
È una cosa incomparabilmente superiore, più nobile, più enigmatica, più significativa delle sue idee. Le «idee» posso essere tante, così come le «strutture», ma il tono, di Dostoevskij, è un miracolo psicologico.
Di idee voi ne avete avute, e sono passate… Ma le sue idee, anche quelle passate, sono delle strade. Ecco perché tutte le idee di Dostoevskij possono passare, o rivelarsi false, o voi potete smettere di condividerle; e se succede, l’autorità spirituale di Dostoevskij non diminuisce per niente. E questo: è un miracolo».
[Vasilij Rozanov su Dostoevskij]