Un mestiere
Quando mi chiedono che mestiere faccio io dico che scrivo dei libri che è, effettivamente, una cosa che faccio. Non dico che faccio lo scrittore perché, se dicessi che faccio lo scrittore, sarebbe come dire che scrivo dei libri belli.
Uno che dice «Faccio lo scrittore», mi sembra sottintenda che i libri che scrive lui sono belli, perché gli scrittori, quelli veri, sono così, secondo me, scrivon dei libri belli.
Un po’ come i matti, quelli veri, come ha scritto Giorgio Manganelli.
«Il matto», ha scritto Giorgio Manganelli «viene prima dello scrittore, dell’astrologo, dell’alchimista; in qualche modo, è la figura archetipa, l’esempio che costoro imitano. È ovvio che non si valuta un matto: non si dice “costui è un matto ‘bravo’”, non ci sono matti migliori di altri; un matto è un capolavoro inutile, e non c’è altro da dire».