Un leggero senso di superiorità

mercoledì 19 Febbraio 2014

Claudio Giunta Una sterminata domenica

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel libro di Claudio Giunta Una sterminata domenica, in un saggio che  si intitola «Una magnifica cosa pop: Radio Deejay dalle 9 alle 12» a un certo punto c’è scritto: «Un leggero senso di superiorità. Chi non lo ha avvertito, chi non lo avverte ogni volta che accende la radio? Tutti quei poveretti con il loro vocabolario di cento parole e la loro paratassi da scuola elementare che dicono cose banali o approssimative o assurde sull’attualità, la musica, i film, i libri…». Ecco, quando ho letto quel passo qui (a pagina 103), ho pensato che io, quel leggero senso di superiorità non lo avverto e non l’ho avvertito perché il vocabolario di cento parole, la paratassi da scuola elementare e le cose banali o approssimative o assurde sull’attualità, la musica, i film, i libri sono i miei strumenti di lavoro, mi è venuto da pensare, o, meglio, togliendo di mezzo, per quanto è possibile, me stesso, sono gli strumenti di lavoro di Daniil Charms, ho pensato, o, in certe cose, di Georges Perec, e, in certe altre, di Samuel Beckett, per come li capisco io, e probabilmente li capisco male.