Un elenco
Ho in mente in questi giorni quella canzone, che io ho sentito per la prima volta nella versione di Chet Baker, e che credo sia stata scritta da Don Raye, che si intitola You don’t know what love is, e che è una specie di elenco delle cose che, se non le sai, non sai cos’è l’amore, e mi è venuto in mente un altro elenco di cose che ti succedono, ma piccole, per esempio quando aspetti due ore sulle scale perché ti sei dimenticato le chiavi di casa e tutte le volte che qualcuno prende l’ascensore potrebbe essere qualcuno che ha le tue chiavi di casa, oppure le volte che stai facendo una cosa e non riesci a finirla perché sta venendo su il caffè, oppure le volte che aspetti una lettera, magari da un editore che gli hai mandato un racconto e vuoi sapere come gli sembra, e arrivi a casa di corsa, e nella cassetta delle lettere c’è una bolletta, oppure le volte che vai in biblioteca che devi restituire dei libri, e sei così contento che finalmente hai deciso che quel giorno lì andavi a restituire i libri, e arrivi davanti alla biblioteca e la biblioteca è chiusa, oppure quando arrivi in stazione, di notte, e prendi la tua bicicletta e torni a casa in bicicletta e ti fai tutta città, in bicicletta, e ci sei solo tu, la città e la bicicletta, o quando stai camminando per strada e ti fermi perché ti sei dimenticato qualcosa, e ti vien da pensare che quello che hai appena fatto, quel fermarti all’improvviso, è un gesto così umano, così tuo e così di tutti che valeva la pena dimenticarsi qualcosa per fare quel gesto lì.