Un camion

mercoledì 25 Maggio 2011

Ludo uscì dalla porta di servizio e vide un camion dei traslochi che scaricava mobili. L’elemento di impudicizia che c’era nei traslochi lo aveva sempre colpito, perché i mobili, come gli indumenti, che a forza di essere usati sono impregnati della personalità dei loro proprietari, rimangono indifesi, esposti per un lasso di tempo alla vista dei curiosi. Ludo vide un materasso macchiato, un comò piazzato nel bel mezzo del marciapiede con l’aria di chiedersi cosa ci facesse lì, un appendiabiti che, sotto il sole, mostrava la sua orribile ossatura, fino ad allora nascosta nella penombra di un ingresso. E avrebbe continuato a osservare se non avesse provato un malessere: dal balcone dell’appartamento un uomo mal rasato con indosso una camicia a quadri lo guardava con un’espressione di noia e indifferenza.

[Julio Ramón Ribeyro, I genietti della domenica, cit., p. 133]