Un caffè

lunedì 8 Agosto 2022

Ho conosciuto, a Pietroburgo, una ragazza che è contro la guerra, e che ha fatto 15 giorni di carcere, e i cui genitori sono a favore della guerra, sono putiniani, come si dice, e lei non sa più come parlare con loro. Eravamo in un caffè con una grande vetrata, abbiamo parlato mezz’ora. Non posso dire niente altro, di lei, non voglio che sia riconoscibile.
È la prima volta, da quando vado in Russia, che non posso e non voglio dire tutto quello che vedo e che sento.
Dico solo una cosa.
L’ultima domanda che le ho fatto è stata «Come andrà a finire?».
Ha cominciato a piangere.
Io, anch’io.
Eravamo strani, probabilmente, nella grande vetrata di quel caffè di Pietroburgo.

[Il 17 agosto, sul prossimo numero di Domino, c’è un pezzo sul viaggio a Pietroburgo che risponde alla domanda Perché i russi tacciono? Fotografia di @claudiosforza_photography]