Tutte cose regalate

mercoledì 2 Luglio 2014

campigli barilli
 

 

 

 

 

 

 

Sulle mensole ci son due statuette di bronzo: Manzoni e Vittorio Emanuele II. Alle pareti, c’è un ritratto di Crispi. Sotto campane di vetro, ci sono gustose terrecotte napoletane.
«Sono tutte cose regalate» mi dice la custode sottovoce.
Tutto è rimasto tal quale dal giorno che se ne andò. E tutto qui lo aspetta, anche gli alberi nel parco. E cresce un po’ l’inquietudine come se, dopo trentasette anni della sua assenza, dovesse ritornare da un momento all’altro.
E sulla scrivania c’è un cartoncino sul quale Verdi ha scritto con una calligrafia senza disinvoltura:
«Un tedesco che sa, sa troppo. Un russo che sa, è un pericolo».

[Bruno Barilli, Il paese del melodramma, Milano, Adelphi 2000, p. 132]