Termine di paragone

lunedì 12 Settembre 2011

Sorprendente anche l’uso che del cetriolo come termine di paragone fanno gli scrittori russi: il principe (Anna Karenina) «conservava una freschezza che poteva essere paragonata a quella di un grosso cetriolo olandese, verde e lucido». Perfino una bella ragazza può essere paragonata (da Čechov) a un cetriolo: «Siete molto carina, […] mi ricordate un cetriolo salato di fresco; esso, per così dire, sa ancora di serra, ma giù racchiude un pochino di sale e il profumo del finocchio».

[Aldo Buzzi, Čechov a Sondrio, cit., pp. 107-108]