Tassista muto e autoradio spenta
Kari Hotakainen è uno scrittore finlandese nato nel 1957 il cui primo romanzo, pubblicato in Finlandia nel 1991, è una biografia di Buster Keaton.
Il suo primo romanzo tradotto in italiano si intitola Colpi al cuore, e è la vera storia di come è stato girato Il padrino di Francis Ford Coppola, che, si scopre nel romanzo, siccome la produzione aveva paura delle rappresaglie della mafia, han preferito non girarlo in Sicilia e han deciso di girarlo in Finlandia per la nota somiglianza del paesaggio finlandese con quello siciliano.
Questo romanzo, pubblicato in Italia nel 2006 da Iperoborea, era seguito da una documentatissima postfazione di Goffredo Fofi che diceva, come prima cosa, che non era vero che Il padrino era stato girato in Finlandia, che era stato una cosa che io, quando l’avevo letta, avevo pensato che Fofi ci prendeva tutti, noi lettori, per dei deficienti, e quando ho avuto occasione di incontrare Hotakainen una delle prime cose che gli ho chiesto è stato se qualcuno dei suoi lettori ci aveva creduto, al fatto che Il padrino fosse stato girato in Finlandia e Hotakainen mi ha detto di sì, che è successo, e io ho pensato “Ecco, vedi?, aveva ragione Fofi”.
Tre anni dopo il primo, nel 2009, Iperborea ha pubblicato un altro romanzo di Hotakainen Via della Trincea, tre anni dopo, nel 2012, ne ha pubblicato un altro, Un pezzo di uomo e adesso, a tre anni di distanza, nel 2015, è uscito l’ultimo, La legge di natura, dove si scopre, tra le altre cose, che Bob Dylan, il cantautore americano, non è americano, è di Huittinen, vicino a Tampere.
Uno dei personaggi che si muovono nella Legge di natura è un’infermiera del reparto di traumatologia dell’ospedale di Helsinki che, quando è stanca, si chiude in uno stanzino e si mette a sentire in cuffia della musica heavy metal e, di sé stessa, dice: «Dentro di me ho un esercito di capelloni a petto nudo che urla il nome di Satana».
Il protagonista del romanzo è un imprenditore che si chiama Rautala e che è un paziente di questo reparto, ha avuto un grave incidente che gli ha frantumato le gambe, e il padre di questo Rautala è un signore anziano che si chiama Vaïnö e che, per una delle sue rare uscite di casa, decide di andare a vedere l’Amleto di Shakespeare, e quando chiama il centralino dei taxi per farcisi portare pone due condizioni: «tassista muto e autoradio spenta». Quando poi il tassista arriva è una donna che gli dice: «Ciao. Sei tu quello che non si può parlare né accendere la radio?» «Sì.» «D’accordo, andiamo».
A un certo momento un aiutante di Rautala lo va a trovare in ospedale e gli porta, come regaglo, una pecora, ma la pecora in ospedale non la fanno entrare allora lui le dà un nome (la chiama Freddy, omaggio a Freddy Mercury) e, quando si rende conto che la deve ammazzare, per prepararla le fa un discorso. «Allora. La situazione è questa. Non so come andrà a finire. Mi piacerebbe saperlo. Ma non lo so. All’ospedale non ti accettano, e io vivo in un appartamento. Rautala mi ha fatto capire chiaramente cosa ne pensa. Ma m’inventerò qualcosa. Non vale la pena che ti preoccupi per queste faccende, tu appartieni alla catena alimentare. Scusa. Voglio dire, tu sei sempre utile, viva o morta. In questo senso hai un’altra vita dopo la morte, mentre io scomparirò e basta. Non è che di me faranno costolette, e nemmeno fodere per i sedili dell’Audi, come si fa con la pelle di vacca. Ma tu puoi continuare a vivere sotto forma di giaccone. Una tua collega è arrivata a coprire le spalle di Jim Morrison. Io sono qui una volta sola, ecco».
C’è una scena, nella Legge di natura, che tutti i personaggi vedono, in televisione, con il presidente del consiglio e i ministri economici finlandesi che annunciano dei tagli allo stato sociale e uno dei ministri scoppia a piangere e io, quando ho avuto l’occasione di parlare con Hotakainen, gli ho chiesto se era successo anche in Finlandia o se aveva copiato l’Italia e lui mi ha detto che era successo anche in Finlandia ma che in Finlandia il ministro non aveva pianto, l’aveva fatto piangere lui.
Che, quando ho avuto l’occasione di incontrarlo, mi è sembrata una persona gentile, Hotakainen, e mi ha ricordato quello che, nella Legge di Natura, dice l’infermiera, Laura, rivolta a Rautala, il suo paziente che lei ancora non conosce perché non si è ancora svegliato; gli dice: «Sii gentile. Sii un’eccezione» (la traduzione è di Nicola Rainò, il libro è uscito per Iperborea, ha 262 pagine e costa 17 euro e 50 centesimi).
[uscito ieri su Libero]