Sull’apocatàstasi

martedì 9 Febbraio 2016

calligrafia

Secondo Walter Benjamin «Ci sono pochi narratori che abbiano mostrato, come Leskov, un’affinità così profonda con lo spirito della favola». E questo spirito, secondo Benjamin, ha a che fare con la dogmatica della chiesa greco-ortodossa.
«Una parte importante, in questa dogmatica, è svolta, com’è noto, dalle teorie di Origène, respinte dalla chiesa romana, sull’apocatàstasi: l’ingresso di tutte le anime in Paradiso: Leskov era molto influenzato da Origène. In armonia con la fede popolare russa, egli interpretava la risurrezione (più che come una trasfigurazione) come la liberazione da un incantesimo».
Cioè Leskóv, nei suoi racconti, immagina un mondo dove van tutti in paradiso, cioè un paradiso che non sembra neanche un paradiso.