Sugaman

domenica 9 Gennaio 2011

[…] e Giacometti, di cui Genet cita il seguente discorso, sulla “solitudine degli oggetti”: “Un giorno, nella mia camera, guardavo un asciugamano poggiato su una sedia e ho avuto veramente l’impressione non soltanto che ogni oggetto fosse solo, ma che avesse anche un peso, anzi un’assenza di peso, che gli impediva di pesare sull’altro. L’asciugamano era solo, tanto solo che avevo l’impressione di poter togliere la sedia senza che l’asciugamano cambiasse posto. Aveva un posto suo, un peso suo, e persino un suo silenzio […]

[Georges Didi-Huberman, Sculture d’ombra aria polvere impronte fantasmi, Electa, Milano, 2009, p. 28, grazie a Simone Cireddu]