Successi

lunedì 7 Agosto 2017

C’è un libro che si intitola Il magico potere del fallimento, di Charles Pépin, che tra gli esempi di fallimento fa quello di Agassi, e della sua storia, raccontata nell’autobiografia Open, e io, quando ho visto che citava Agassi, pensavo che avrebbe citato una frase che, nell’edizione italiana dell’autobiografia, è a pagina 115, questa qui: «ho la sensazione di essere stato messo a parte di un piccolo, ignobile segreto – vincere non cambia niente. Adesso che ho vinto uno slam, so qualcosa che a pochissimi al mondo è concesso sapere. Una vittoria non è così piacevole quant’è dolorosa una sconfitta. E ciò che provi dopo aver vinto non dura altrettanto a lungo. Nemmeno lontanamente». Invece Pépin non la cita, questa frase, e, in generale, per come l’ho capito io, nel libro di Pépin il fallimento è un modo per aver successo; che a uno che gli piace il fallimento, non dovrebbe piacergli per il successo, dovrebbe piacergli per il fallimento, secondo me. Comunque.