Stupefacenze
Sono due anni che mi invitano al DIG, il festival del giornalismo investigativo di Modena, l’anno scorso per parlare di un mio viaggio in Russia, quest’anno per presentare il podcast Due volte che sono morto. L’anno scorso ho detto a Alberto Nerazzini, che mi aveva invitato, che io faccio il contrario di quello che fa lui: non faccio giornalismo investigativo, non cerco colpevoli, né testimoni, non ricostruisco eventi; sento che aria tira e, dopo, racconto l’aria che tira. Ecco, quest’anno, col podcast Due volte che sono morto, mi sembra di avere fatto giornalismo investigativo. Ho ricostruito quello che mi è successo nei due incidenti che ho fatto nel 1999 e nel 2013. Ho incontrato le persone che mi hanno visto mentre stavo per morire e mi son fatto raccontare quel che dicevo e che facevo. E è stato stupefacente.
[Giovedì 21 settembre, su RaiPlay Sound esce il podcast che abbiamo fatto con Chora Media. Lo presentiamo a Milano il 21, a Modena il 23, a Parma il 24. Nella foto sono a Chora Media con Sabrina Tinelli, Silvia Righini e Matteo Scelsa]