Sorprendente
mercoledì 21 Gennaio 2009
È sorprendente, ma la personalità dell’uomo russo, fin dai tempi più remoti, soggiace al dominio, anzi al giogo della letteratura nazionale. I danesi non lessero per cento anni il loro Kierkegaard; di Stendhal i francesi se ne infischiarono finché quegli non passò a miglior vita; da noi, invece, se un qualche maestro elementare, magari di Saratov e figlio di un pope, decide di scrivere che per il bene futuro della nazione bisognerebbe imparare a dormire sui chiodi, metà della nazione comincia a dormire sui chiodi.
[Vjaceslav Pjetzuch, La stanza libera, tr. it. Gian Luigi Giacone, Torino, Bollati Boringhieri 1992, p.9]