Sommario

giovedì 22 Settembre 2016

Si sente?
Grazie.
Buongiorno.
Grazie dell’invito, questa è la terza volta che vengo qui a Urbino a parlare di traduzione della qual cosa son molto contento l’unico problema che ho è che devo decidere cosa non dire un po’ perché ci sarebbero tante di quelle cose da dire, sulla traduzione e sul filo a piombo, che non viene più giù l’ultima, come diceva mia mamma quando ero piccolo che la facevo arrabbiare (lei diceva «ti do tante di quelle botte che non viene più giù l’ultima»), un po’ perché molte delle cose che ci sarebbero da dire io secondo me le ho già dette le altre due volte che sono venuto a parlare di traduzione allora se qualcuno le cose che dirò ha l’impressione di averle già sentite probabilmente è vero, le ha già sentite, cosa della quale mi scuso in anticipo intanto cominciamo: traduzione, e filo a piombo. Prima faccio la traduzione, poi il filo a piombo, poi una cosa un po’ lunga che non c’entra niente, poi ancora la traduzione, poi un finale che non c’entra niente, più o meno.

[Inizio del discorso Traduzione e filo a piombo che pronuncio, per così dire, domani pomeriggio a Urbino]