Settimana dal 22 al 28 novembre

giovedì 2 Dicembre 2010

Sesto almanacco della settimana scorsa
(settimana dal 22 al 28 novembre 2010)

Gentile Redazione, sono una ragazza di 32 anni che sta vivendo un’esperienza altamente contraddittoria nella propria vita familiare.
Premetto che sono sposata da due anni, e che ho scelto di celebrare il matrimonio concordatario, soprattutto per esaudire un forte desiderio di mio marito, dettato forse anche da tradizioni familiari, di suggellare il nostro amore in Chiesa. Non che io non sia credente, non mi definisco certo una fervente credente, ma ho ricevuto i principi basilari in famiglia ed ho sempre frequentato scuole cattoliche.
Aggiungo inoltre, che come dettato dal galateo, sono stata accompagnata all’altare da mio padre.
Mi pare necessario specificare, a questo punto, che i miei genitori sono separati da circa quindici anni e non avevano, al tempo della celebrazione del mio matrimonio, ancora proceduto alla definizione del divorzio. Quindi, “in barba” ai precetti cattolici, i miei genitori hanno presenziato al rito. Devo sinceramente sottolineare che il sacerdote celebrante non era a conoscenza di questa situazione, celata deliberatamente da me per non creare tensioni o dispiaceri a nessuno dei miei genitori, mia madre soprattutto.
Scrivo all’indomani della ricezione, da parte di mia madre, della sentenza di annullamento di matrimonio inviata dal Tribunale Ecclesiastico. Faccio presente che la richiesta è stata inoltrata da mio padre diversi anni fa e che questa sentenza è il risultato di diversi anni di contrasto fra i miei genitori e anche della mia ingerenza, soprattutto verso mio padre, affinché questo scioglimento non avvenisse.
In primo luogo, perché non ritenevo sussistessero le giuste cause per il provvedimento richiesto, e, direi soprattutto, perché ho osservato il dolore di mia madre nel negarle un atto che lei aveva compiuto con amore e dedizione, e nell’essere sottoposta ad interrogatori intimi, a volte al limite del pudore, anche in relazione alle sue abitudini sessuali.
Questa sentenza è stata emessa con motivazioni derivanti dalla mancanza di altri figli durante il matrimonio (io sono stata concepita prima del matrimonio e questo è stato un atto “riparatore”, con il quale mio padre ha dichiarato di essersi assunto le sue responsabilità di uomo di rispetto), dal fatto che mio padre (orfano di entrambi genitori sin dall’età di otto anni) ha accettato questo matrimonio, pur contrastandone la celebrazione religiosa, perché aveva trovato nella famiglia di mia madre un appiglio per la sua solitudine, in quanto era stato accettato come un figlio (specifico che la “buon’anima” di mia nonna gli comprava anche calzini e mutande, perché ai tempi mio padre era un semplice ragioniere … oggi è un commercialista di modeste pretese).
Vorrei aggiungere un ringraziamento particolare ai fratelli di mio padre che hanno testimoniato tutti a favore di mio padre, a favore dell’ignavia di mia madre nella gestione familiare e nella mia educazione (soprattutto religiosa), ben preparati “a mò” di poesia delle elementari, dall’avvocato difensore di mio padre. Li ringrazio soprattutto per i sorrisi e i saluti che mi dedicano quando mi incontrano.
A questo punto, senza volermi dilungare ulteriormente, mi pongo delle semplici domande. Può la Nostra Santa Chiesa, annullare un matrimonio durato 18 anni, con una figlia riconosciuta e “viva”, “presente”, “esistente”!!! Però, sempre la stessa Nostra Santa Chiesa, non ammette le coppie di fatto; accetta i preti pedofili e/o gay e li difende da ogni accusa, ma poi dichiara, tramite il Santo Padre, che “L’omosessualità è «una grande prova» di fronte alla quale una persona può trovarsi, ma «non per questo diviene moralmente giusta». Inoltre essa «non è conciliabile con il ministero sacerdotale, perché altrimenti anche il celibato come rinuncia non ha alcun senso»; non ammette l’uso di concezionali, se non in casi estremi (chi li abbia decisi questi casi estremi, ancora non l’ho capito!)…e così via.
Dov’è la coerenza? Allora, noi cattolici, che dobbiamo fare? Se poi seguiamo i precetti religiosi e poi arriva il primo monsignore (ben oliato) e sentenzia l’annullamento di un atto che è stato scientemente contratto da due persone che all’epoca dichiaravano di restare insieme per tutta la vita, nella buona e nella cattiva sorte e, alle quali, è stato dichiarato: “NON OSI L’UOMO SEPARARE CIÒ CHE DIO HA UNITO”. Forse, questo Monsignore giudicante appare uomo, ma poi……Grazie in anticipo per l’attenzione che questa Gentile Redazione vorrà dedicarmi.
Francesca Reale

Ho scoperto che mio marito mi tradisce da anni con una nostra conoscente. Così ho deciso di chiedere la separazione, dando a lui la colpa per la fine del nostro matrimonio. Posso farlo?
Elisabetta, Pescara

Mia moglie e io ci siamo lasciati, perché lei ha scoperto che l’ho tradita con una mia collega. Mi darà una seconda possibilità?
Carlo

Ho sognato di smarrire il mio adorato cane. Infatti nel sogno, come ogni giorno, lo portavo a fare una passeggiata, ma improvvisamente mi ritrovavo con il guinzaglio e il suo collare in mano, lui non c’era più. Che cosa può significare?
Greta

La colpa e´tutta del nord, ndrangheta camorra mafia. Roba nata sulle alpi, anzi, polo nord.
Guglielmo

La fontanella davanti alla Polizia, in viale Buoncammino, perde acqua dal rubinetto da un mese. Ho provato a chiuderlo, ma è rotto.
A. D. –

Questo era l’almanacco della settimana scorsa riferito alla settimana che va del 22 al 28 novembre 2010.
Le lettere vengono da: Unione Sarda, Messaggero, Vero, il riformista.
Hanno collaborato Chiara Foddis, Marco Cacciari, Luca Borri, Isabella Pedrazzi, Giovanni Civa, Maria Luisa Pozzi, Simone Salomoni, Andrea Bergonzini, Simona Brighetti.