Salti mortali

sabato 1 Aprile 2023

C’è una scena di un film di Lubitsch (Angelo, del 1937) in cui il protagonista maschile, innamorato di una donna che ha conosciuto negli Stati Uniti e che è misteriosamente scomparsa dopo il loro primo incontro, disperato, fa un viaggio a Londra, e viene invitato a pranzo da un membro di un club londinese, un suo antico conoscente, e qui scopre che la moglie del suo conoscente è la donna di cui lui è innamorato. Questo pranzo viene raccontato senza riprendere i protagonisti e senza riprendere nemmeno la sala da pranzo: viene raccontato dalla cucina, attraverso i commenti di cuoco, cameriere e maggiordomo sullo stato in cui le varie pietanze rientrano dalla sala da pranzo e questi piatti con gli avanzi, questi oggetti che normalmente, in un film, sono oggetti insignificanti, conquistano il primo piano, riempiono lo schermo e organizzano un racconto perfettamente esaustivo e lo spettatore ha l’impressione di essere davanti a un triplo salto mortale molto ben eseguito.

[Il 6 aprile, a Pisa, al cinema Arsenale, alle 18 e 30 presento Vi avverto che vivo per l’ultima volta con Guido Carpi, alle 20 e 30 presento To be or not to be (Vogliamo vivere) di Ernst Lubitsch ]