Riassunto
Una potentissima divinità crea l’universo e assiste alle alterne vicende delle creature che abitano un pianeta attorno a cui ruotano un sole e altri pianeti, e tutto il resto dell’universo.
Inondazioni, tradimenti, incesti, vendette, fornicazioni, uccisioni e disastri ecologici si susseguono sullo sfondo di un medioriente distorto e allucinato. Titanico melodramma di formazione scritto a più mani e diviso in due parti narrate in successione cronologica; non manca di momenti memorabili, idee potenti e trovate efficaci, anche se il ritmo non sempre è mantenuto e alcuni passaggi sono risolti in modo ambiguo.
Nella seconda parte la nascita e la morte di un proletario dotato di poteri paranormali porta scompiglio nella vita sociale e politica palestinese. Prolisso, talvolta criptico, ma non privo di punti di forza; mantiene una buona tensione fino all’epilogo, molto suggestivo, anche se non è la fine del mondo.
Ottimo successo di pubblico e critica.
[Francesco Niccolai, dal Manuale di scuola elementare di scrittura emiliana per autodidatti, in preparazione]