Renzi non trema
Renzi non trema. Ha un’illimitata fiducia in sé, nei fiorentini e negli esseri umani: in quest’ordine. A giudicare da Stil novo, questa fiducia si fonda soprattutto sulle parole d’ordine dell’infantilismo corrente – Emozioni, Sogni, Eventi – e su slogan farlocchi come (poteva mancare?) Stay hungry, stay foolish. «La vera distinzione per il futuro dell’Italia – scrive – è quella tra coraggiosi e vili». La mia opinione è invece che la vera distinzione – anche quella trasversale e prepolitica, proprio come quella tra coraggiosi e vili – sia tra adulti e bambini: intendendo per adulti quelle persone che meditano su quello che dicono e scrivono, diffidano della società dello spettacolo e dei suoi cascami (gli eventi, la Commedia di Dante «proclamata» nelle piazze), delegano a persone competenti, rifiutano di credere che esista un modo di buoni da una parte (se stessi e i propri amici) e, dall’altra in un modo di reazionari con la desinenza in -one. E intendendo per bambini quelle persone che hanno un’opinione su tutto, non ascoltano quelle degli altri e si affidano a scorciatoie demenziali come «la distinzione tra coraggiosi e vili».
[Claudio Giunta, Renzi, politica e incultura, recensione a Stil novo di Matteo Renzi, in Domenica del Sole 24 ore di oggi]