Rapidamente

venerdì 14 Novembre 2008

Sto lavorando a un’antologia di Chlebnikov e l’altro giorno a Firenze mi hanno chiesto di farne anche un’altra e è una cosa che non mi aspettavo.

E mi è venuta in mente una cosa che diceva lui, da qualche parte che adesso non mi ricordo, che era il modo in cui si doveva scrivere e leggere.

Si scriva rapidamente e si legga rapidamente, diceva Chlebnikov.

A lui piacevano molto anche i manoscritti, e le grafie, che rimandavan gli umori, e aveva partecipato a una mostra dove erano esposte le grafie degli scrittori a lui contemporanei, e anche la sua, che lui diceva che era la più bella.

E mi è venuto in mente che, senza grafie, ma la scrittura sul blog è un po’ così, si scrive rapidamente e si legge rapidamente, e rimanda un po’ a quegli umori, ai nervosi, alle allegrie, a quelle cose lì.

E quando finisci di scriver qualcosa, sia qui che nei commenti, ti vien sempre da pensare Ma avrò fatto bene?