Quello non moriva

venerdì 20 Febbraio 2015

Viktor Šklovskij, Sul cinema

Una volta Vasil’ev si è inventato una cosa che io considero un vero capolavoro. Gli serviva che un tizio morisse, ma quello non moriva. Lui scelse il momento in cui la vittima designata faceva uno sbadiglio: prese l’inquadratura e la ripeté parecchie volte in modo che l’azione risultasse bloccata. Il tizio restava immobile con la bocca spalancata, e non rimaneva che scrivere sulla didascalia: morto per infarto.

[Viktor Šklovskij, Sul cinema, a cura di Damiano Rebecchini, Trento, Temi 2009, p. 227]